Gesti vandalici o attentato, questo sarà ancora da chiarire, ma resta il fatto che nella notte, in una villa in cui a breve si sarebbe dovuto insediare un centro di accoglienza per migranti, sono stati rotti i vetri delle finestre e dati alle fiamme alcuni arredi.

I proprietari, una coppia di Ozieri, dopo aver vanamente tentato di vendere la casa in cui abitavano, erano riusciti ad affittarla a una cooperativa che stava ultimando le operazioni di allestimento del centro, ma la decisione aveva incontrato la resistenza di un gruppo di abitanti della zona, che ieri avevano manifestato di fronte alla villetta.

Questa notte l’abitazione è stata presa di mira da alcune persone che hanno rotto una vetrata, sono entrate e hanno dato fuoco ai materassi arrivati solo qualche giorno fa. La struttura è in una strada nelle campagne alla periferia di Sassari. Gli arredi sono andati distrutti e solo l’intervento di vigili del fuoco e polizia ha evitato danni più gravi. I migranti che avrebbero dovuto trovare sistemazione nella struttura sarebbero una quarantina.

Dopo l’episodio avvenuto qualche giorno fa a Dorgali, un possibile altro gesto di intolleranza

Mistero e dolore a Cagliari: 75enne trovato morto in un camper.

Una macabra scoperta ha sconvolto la mattinata di oggi a Cagliari, in una zona utilizzata come parcheggio dai residenti, tra via Curie e via Corsica.

Un odore acre e persistente, proveniente da un camper parcheggiato da tempo in un’area sterrata, ha insospettito i cittadini, portando al ritrovamento del corpo senza vita di un uomo all’interno del veicolo.

La vittima è un uomo sardo di 75 anni, che, da quanto si apprende, viveva stabilmente nel mezzo, utilizzato come rifugio. La segnalazione dei residenti, allarmati dal forte odore, ha fatto intervenire immediatamente le autorità.

Sul posto sono giunti i Carabinieri di Cagliari, la Polizia Locale e i Vigili del Fuoco. Questi ultimi hanno dovuto forzare l’accesso al vecchio camper per scoprire la tragica scena. Il corpo, in avanzato stato di decomposizione, era disteso all’interno del veicolo.

Secondo le prime ipotesi formulate dagli inquirenti, l’uomo sarebbe deceduto per cause naturali ormai da tempo. Nessun segno di violenza apparente è stato riscontrato sul luogo, il che farebbe propendere per una morte naturale e solitaria.

Per fare piena luce sulle circostanze del decesso, il camper è stato posto sotto sequestro e il corpo trasferito presso l’istituto di medicina legale per gli esami autoptici, i cui esiti saranno determinanti per confermare la dinamica e stabilire l’esatta data della morte. Nel frattempo, le indagini sono in corso per ricostruire le ultime settimane di vita dell’uomo e capire se qualcuno possa aver trascurato segnali di allarme sulla sua condizione.