Una svolta azzardata poi il botto. Ieri notte fra via della Pineta e via Milano a Cagliari, un incidente ha coinvolto un auto e una moto e, come accade spesso in questi casi, ad avere la peggio è stato il centauro.

La dinamica dell’urto è chiara: il venticinquenne cagliaritano alla guida di una alfa 147 stava percorrendo via della Pineta in verso il centro città. All’incrocio con via Milano, girando verso sinistra si è scontrato con una moto, modello Honda sh 125 guidata da un trentatreenne cagliaritano che transitava nel senso opposto diretto verso il viale Poetto.

L’incidente d ieri notte fra via della Pineta e via Milano

Ad avere la peggio il motociclista che cadendo a terra ha riportato diverse ferite; soccorso da un’ambulanza del 118 e trasportato al PS, all’uomo è stato assegnato il codice giallo. Entrambi i conducenti sono stati sottoposti ad accertamenti qualitativi per la guida sotto alterazione, sia direttamente sul luogo dell’incidente che presso la struttura ospedaliera per il motociclista.

Sul posto la Polizia Municipale per i rilievi di legge.

Sette colli non sono solo il tratto distintivo di Roma. Anche Cagliari si sviluppa su sette alture: San Michele, Tuvixeddu, Monte Claro, Castello, Monte Urpinu, Bonaria e la Sella del Diavolo. Un numero che sembra evocare antiche grandezze, quasi a suggerire un legame simbolico con la Città Eterna.

Ma Roma e Cagliari non sono le uniche. In tutto il mondo, esistono altre città che condividono questa particolare caratteristica topografica. Alcune sono mete iconiche, altre sorprendono per la loro posizione in questa inconsueta lista. Pensiamo a Tirumala in India, Seattle e Richmond negli Stati Uniti, Praga, Kampala, La Mecca, Lisbona, Mosca, Nevada City, Istanbul, Gerusalemme, Edimburgo, Dunedin, Bruxelles, Bamberg e persino Asunción.

Che si tratti di una coincidenza geografica, di una scelta urbanistica o di un richiamo mitico, il numero sette torna con una costanza affascinante nella storia delle città. Forse perché sette colli danno l’idea di protezione, di visione dall’alto, di dominio sul paesaggio.

Forse, semplicemente, perché ogni città ha bisogno dei suoi simboli. E i colli — sette, per la precisione — sembrano essere tra i più potenti.