Ecco chi sono i “paperoni” del Consiglio regionale: Cappellacci sul podio, Pigliaru sopra i 100 mila euro

«Se potessi avere, mille lire al mese», cantava Gilberto Mazzi nel 1939, raccontando di tutti quegli italiani che avrebbero voluto guadagnare uno stipendio sufficiente a campare serenamente. Questi problemi non riguardano la maggior parte del Consiglio regionale, anche se alcuni,
«Se potessi avere, mille lire al mese», cantava Gilberto Mazzi nel 1939, raccontando di tutti quegli italiani che avrebbero voluto guadagnare uno stipendio sufficiente a campare serenamente. Questi problemi non riguardano la maggior parte del Consiglio regionale, anche se alcuni, oltre all’onorario da politico, non dichiarano molte altre entrate. Non è questo il caso di Ugo Cappellacci che con la sua professione di commercialista ha dichiarato per l’annualità 2015 160 mila euro. Ma non è lui il più ricco: il “Paperon dei paperoni” del Consiglio regionale è il capogruppo del Psd’Az Angelo Carta, di professione consulente del lavoro, che ha dichiarato 163 mila euro. A chiudere il podio degli stipendi dei politici l’avvocata Anna Maria Busia, 158 mila euro.
Carta ha spodestato dal “trono” Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia, il più ricco dell’assemblea nei due anni precedenti. Quest’anno Pittalis ha dichiarato 129 mila euro. Scendono anche gli altri due componenti del podio dei redditi relativi al 2014, Attilio Dedoni, capogruppo dei Riformatori (138 mila euro), e il segretario regionale Udc Giorgio Oppi (131 mila euro).
I più “poveri” del Consiglio regionale sono Giovanni Satta (Uds) con 11.415 euro, l’ex consigliere a cui è subentrato Satta Gianni Lampis, 15.975 euro, e Alfonso Marras (Udc), poco più di 16 mila euro. Il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru ha dichiarato, sempre per il 2015, 114.614 euro, il presidente dell’assemblea regionale Gianfranco Ganau invece si è fermato a poco più di 110 mila euro. Mediamente i consiglieri regionali guadagnano intorno agli 80 mila euro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA