Si è presentato questa mattina davanti all’istituto ragionieri Chironi di Nuoro per sostenere l’esame di Stato in perfetto costume tradizionale di Orgosolo, il suo paese. Giuseppe Rendini, 20 anni e una passione, la poesia, ha messo la Sardegna al centro del suo esame orale, per chiudere in bellezza i suoi anni scolastici.

«Ci ho messo sette anni a diplomarmi – spiega lo studente contattato da Vistanet – e volevo quindi chiudere con un gesto importante, che rappresentasse la Sardegna. Avendo il dono della poesia ho deciso di scriverne una dal titolo “Terra mia” e far partire proprio da lì la mia tesina. È una poesia che parla della Sardegna, delle sue bellezze e difficoltà». Giuseppe ha pensato proprio a tutto. Per professori e compagni è stata una sorpresa non annunciata e siccome sapeva che non tutti i docenti erano sardi ha inserito nella tesina anche la traduzione.

Giuseppe Rendini intervistato stamattina davanti alla sua scuola

Giuseppe all’esame di maturità è arrivato un po’ in ritardo frequentando una scuola serale, perché di giorno lavora in campagna con il gregge insieme al nonno e allo zio. Non sa ancora cosa ci sarà nel suo futuro, molto probabilmente si iscriverà all’università, ma quel che è sicuro è che non mancherà mai la poesia. Rigorosamente in sardo. E un’altra cosa su cui non ha dubbi è che non lascerà mai la Sardegna. «Se tutti ce ne andiamo chi li risolve i problemi?», conclude. E coma dargli torto.

Un dramma che si è trasformato in un doppio dolore. A distanza di 4 mesi dall’incidente sulla Statale 466, tra Serdiana e Ussana, che era costato la vita a Mirko Farris, 37 anni, di Quartu, è morto anche il conducente della moto, Roberto Sirigu, suo coetaneo e concittadino.

Era l’alba del 19 aprile quando la moto guidata da Sirigu si è schiantata contro un cartello stradale. L’impatto, violentissimo, non ha lasciato scampo a Farris, sbalzato a diversi metri di distanza e morto sul colpo. Il conducente, invece, era stato trasportato in codice rosso all’ospedale Brotzu di Cagliari.

Dai primi accertamenti, la Procura di Cagliari aveva disposto esami tossicologici immediati, che avevano evidenziato un tasso alcolemico di 1,87 grammi per litro, oltre tre volte il limite consentito. Per questo motivo, il 39enne era stato denunciato per omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza.

Dopo il ricovero, Sirigu era stato dimesso e aveva fatto ritorno a casa, dove sembrava essersi ripreso fisicamente, pur portando addosso il peso del dramma. Ma nelle scorse ore è arrivata la notizia della sua morte improvvisa. Sul corpo – riferiscono fonti investigative – non sarebbero stati trovati segni di violenza, escludendo al momento l’intervento di terzi.