Al di là della rete metallica sembra tutto pronto. Il piazzale di fronte alla chiesa Medaglia Miracolosa è ormai ad un passo dall’essere restituito ai cittadini. In realtà (come si vede dalla foto che riporta i dati del cantiere) i lavori sarebbero dovuti durare un anno, mentre a due anni dall’inizio del lavori, lo spazio è ancora interamente recintato. Ma volgendo lo sguardo al di là della rete metallica, sembra sia ormai una questione di giorni.

Il cartello all’ingresso del cantiere

Il dubbio ora è relativo agli ambulanti, che per vent’anni hanno occupato lo spazio dando vita ad un piccolo mercatino. Durante i lavori, i commercianti e le loro bancarelle hanno trovato alloggio nel marciapiede di fronte, uno spazio stretto che ha reso difficoltoso il passaggio pedonale. Ora l’incubo degli ambulanti è che il Comune non permetta loro di trasferirsi nuovamente nella piazza, e fra loro c’è anche chi minaccia di occuparla.

Nonostante l’assenza pesante di Marcell Jacobs e quella di Chituru Ali, la staffetta 4×100 maschile italiana ha conquistato un prestigioso secondo posto nella batteria delle World Relays di Guangzhou, staccando così il pass per i Mondiali di atletica in programma a settembre a Tokyo.

I protagonisti della qualificazione sono Fausto Desalu, Matteo Melluzzo, Lorenzo Patta e Filippo Tortu, che hanno chiuso la prova con il tempo di 38.16, alle spalle soltanto degli Stati Uniti (37.86). Un risultato che vale l’accesso diretto alla rassegna iridata e consente agli Azzurri di tornare nello stesso stadio dove nel 2021 conquistarono l’oro olimpico.

Prestazione convincente quella del quartetto italiano, capace di lasciare dietro squadre competitive come Cina, Brasile e Botswana. Desalu ha aperto bene la gara, fermando il cronometro a un solo centesimo dal tempo dello statunitense Courtney Lindsey. Melluzzo ha consolidato il vantaggio nel rettilineo, mentre Patta ha firmato una straordinaria terza frazione, risultando più veloce di Kyree King di ben 9 centesimi. L’ultimo cambio ha lasciato spazio a un solido Filippo Tortu, che ha saputo contenere il ritorno degli avversari e difendere il piazzamento.

Ora l’Italia può guardare con fiducia all’appuntamento iridato, dove avrà l’occasione di difendere l’argento conquistato a Budapest due anni fa e, chissà, puntare ancora più in alto. Domani gli Azzurri torneranno in pista per la finale delle World Relays, con l’obiettivo di arricchire un percorso già promettente.