Ancora non si conoscono le cause della terribile esplosione, seguita da fiamme altissime che ha distrutto un bar a Pirri, all’angolo tra via Toti e via Santa Bernadette. Pare che i malviventi si siano introdotti dal bagno sul retro e poi abbiano dato fuoco al locale. L’esplosione è stata talmente forte che il boato si è sentito anche a Cagliari. Il fattaccio è avvenuto intorno alle 2 di notte: le fiamme, altissime, si sono propagate fino al primo piano dell’edificio, il cui appartamento fortunatamente non è abitato e hanno distrutto anche un’auto parcheggiata nelle vicinanza. I vigili del fuoco hanno lavorato per diverse ore per estinguere l’incendio e sul posto si sono recati anche gli uomini della Scientifica per indagare sul gesto.

Un dramma che si è trasformato in un doppio dolore. A distanza di 4 mesi dall’incidente sulla Statale 466, tra Serdiana e Ussana, che era costato la vita a Mirko Farris, 37 anni, di Quartu, è morto anche il conducente della moto, Roberto Sirigu, suo coetaneo e concittadino.

Era l’alba del 19 aprile quando la moto guidata da Sirigu si è schiantata contro un cartello stradale. L’impatto, violentissimo, non ha lasciato scampo a Farris, sbalzato a diversi metri di distanza e morto sul colpo. Il conducente, invece, era stato trasportato in codice rosso all’ospedale Brotzu di Cagliari.

Dai primi accertamenti, la Procura di Cagliari aveva disposto esami tossicologici immediati, che avevano evidenziato un tasso alcolemico di 1,87 grammi per litro, oltre tre volte il limite consentito. Per questo motivo, il 39enne era stato denunciato per omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza.

Dopo il ricovero, Sirigu era stato dimesso e aveva fatto ritorno a casa, dove sembrava essersi ripreso fisicamente, pur portando addosso il peso del dramma. Ma nelle scorse ore è arrivata la notizia della sua morte improvvisa. Sul corpo – riferiscono fonti investigative – non sarebbero stati trovati segni di violenza, escludendo al momento l’intervento di terzi.