La pallavolista sarda Alessia Orro sogna in grande: “Europei e scudetto, questo è l’anno dei grandi obiettivi”

Alessia Orro ha appena 19 anni ma è una giocatrice di pallavolo precocemente salita sulla cresta dell’onda. Brava a sfruttare il proprio talento, ha scalato gerarchie e convinto i migliori tecnici d’Italia, arrivando presto nella nazionale italiana e giocandosi il
Alessia Orro ha appena 19 anni ma è una giocatrice di pallavolo precocemente salita sulla cresta dell’onda. Brava a sfruttare il proprio talento, ha scalato gerarchie e convinto i migliori tecnici d’Italia, arrivando presto nella nazionale italiana e giocandosi il ruolo di palleggiatrice titolare con le migliori esponenti del campionato. Una crescita repentina che ha cambiato la sua vita ma non il suo animo, competitivo e pronto a cogliere le grandi opportunità della vita. Da Narbolia verso Busto Arsizio, il futuro parla di grandi vittorie e nuovi premi, come quello del 2015 quando venne premiata miglior giocatrice al mondiale under 18.
Carriera nata a Oristano nella Pallavolo Ariete dove in pochi anni passa dalla selezione giovanile alla prima squadra giocando come centrale e opposto. Cambia ruolo nel 2013 quando viene ingaggiata dalla squadra federale del Club Italia con la quale coglie due promozioni dalla B1 alla A1. Nel 2015 gioca sia il campionato mondiale under 18 che quello under 20 con la nazionale italiana garantendosi la medaglia d’oro con la prima e quella di bronzo con la seconda. Le sue gesta convincono il ct della selezione maggiore Marco Bonitta a chiamarla per le Olimpiadi del 2016: partita come titolare, paga la condizione approssimativa delle compagne e viene relegata in panchina in favore della più esperta Lo Bianco: al termine della competizione, la nazionale conquista appena due vittorie su otto e viene eliminata. Le delusioni non finiscono qui dato che nella stagione 2016/2017 il Club Italia retrocede in serie A2.
Oggi la nuova sfida si chiama Unet Yamamay Busto Arsizio, formazione che milita in A1 e che cinque anni fa riuscì a conquistare sia lo scudetto che la Coppa CEV, la seconda competizione europea per club. «Sono arrivata al Club Italia giovanissima, a 13 anni, lasciando con difficoltà la mia famiglia in Sardegna per ambientarmi in una realtà diversa. Oggi voglio compiere un passo in avanti» ha affermato, «Ritengo che sia proprio arrivato il momento giusto per lo step successivo: del resto ho scelto Busto perché credo possa essere davvero l’ambiente ideale, inteso come società, squadra e piazza, per poter proseguire il mio percorso di crescita». L’accordo con la Unet Yamamay è arrivato in mezzo ad allenamenti, viaggi e soprattutto libri, dato che la ragazza a breve dovrà sostenere gli esami di maturità. Questa estate poi chiamerà a rapporto la nazionale visto l’arrivo degli Europei in programma a Baku (Azerbaigian) e Tbilisi (Georgia) dal 20 settembre al 1 ottobre, dove l’Italia si presenta tra le favorite forte del primo posto assoluto ottenuto in sede di qualificazione.
Poi Busto Arsizio e le sue pianure, il forte sapore dei playoff scudetto ed una competione mai doma. «So che non posso sbagliare. Non mi è concesso alcun errore: o faccio bene o faccio bene, devo dimostrare in pieno ciò che valgo, soprattutto in chiave nazionale. Voglio conquistare una medaglia agli Europei». Vuol veder ripagati i sacrifici di bambina strappata troppo presto dalla casa madre e vuole continuare ad essere il testimonial giusto per le ragazze italiane che vogliono avvicinarsi a questo sport. La scelta di spostarsi alla Unet Yamamay ha radici di fanciulla davanti alla tv a seguire le grandi vittorie di una squadra rapidamente ascesa al top del circuito italiano. Sarà fondamentale la presenza di Marco Mencarelli, allenatore della formazione e suo mentore diversi anni fa: «La presenza di Mencarelli è fondamentale: gli devo tutto perché io giocavo in altri ruoli ed è stato lui a scoprire le mie doti al palleggio e a cambiarmi ruolo. Mi ha seguita con grande cura e mi ha cresciuta nel Club Italia e in nazionale. Ritrovarlo sarà speciale».

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