Distribuire i migranti in maniera diffusa: la Regione presenta il nuovo modello di accoglienza

Pochi migranti accolti in tanti comuni, e un’attenzione particolare ai minori non accompagnati. Sono queste le linee guida del Piano regionale per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale e presentato oggi in conferenza stampa.
Pochi migranti accolti in tanti comuni, e un’attenzione particolare ai minori non accompagnati. Sono queste le linee guida del Piano regionale per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale e presentato oggi in conferenza stampa.
Il presidente della Regione Francesco Pigliaru, con l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu e con Angela Quaquero, delegata dello stesso Presidente alle questioni che riguardano i migranti, è intervenuto alla conferenza stampa in cui è stato presentato l’aggiornamento del nuovo sistema di accoglienza dei migranti in Sardegna. «Affronteremo il tema e ribadiremo al Ministro la nostra ferma opposizione quando e qualora la quota stabilita venisse costantemente superata -ha spiegato Francesco Pigliaru- Altro punto che porremo all’attenzione è il problema dell’immigrazione clandestina dall’Algeria: è un flusso diretto che sfrutta la debolezza del sistema e della posizione geografica. Vogliamo un’azione forte del Governo perché quel canale sia chiuso. L’accoglienza è un dovere, e per farla bene e in armonia con chi ospita, è fondamentale garantire ordine e sicurezza». Nell’incontro con il Ministro Minniti, al quale parteciperanno anche Spanu e Quaquero, si discuterà anche sulla proposta del Viminale sull’apertura del Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) in Sardegna.
Angela Quaquero ha poi fatto il punto sul progetto: «80 comuni hanno presentato la domanda per partecipare ai bandi. Con lo Sprar facciamo un salto di qualità e passiamo a un’accoglienza micro-diffusa che non provoca squilibri nei territori e assicura ai migranti migliori opportunità di inserimento nel contesto sociale”.
La Regione svolge inoltre un ruolo significativo nell’accoglienza dei minori non accompagnati: «Attualmente –ha detto Angela Quaquero- le strutture dell’isola ospitano 800 minori. La stessa Regione contribuisce con risorse proprie alla quota destinata ai comuni che ospitano minori, sino a un massimo di 35 euro al giorno pro capite. Sono stati poi avviati progetti integrati di inclusione attiva per ragazzi di età compresa tra i 16 e i 18 anni ospiti in comunità residenziali».
Il Centro permanente per i rimpatri, la cui sede è ancora da individuare, è previsto dal decreto Minniti-Orlando. «Il Cpr, previsto in Sardegna, deve esser destinato – ha osservato l’assessore Spanu – ai migranti che arrivano in Sardegna con gli sbarchi diretti. La Giunta ha più volte sottolineato che la sede del Cpr sarà individuata sulla base di una piena condivisione degli enti locali. Sarà comunque uno dei temi al centro dell’incontro con il ministro Minniti a cui ribadiremo la necessità di garantire un maggior controllo lungo le coste algerine».

© RIPRODUZIONE RISERVATA