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“Sardinia Asian way”: pasta, vini e formaggi di 10 imprese sarde pronti a invadere Giappone e Singapore

Dieci piccole e medie imprese dell’industria agroalimentare sarda sbarcheranno nei mercati asiatici di Giappone e Singapore per promuovere, diffondere e commercializzare i propri prodotti di filiera nell’altro capo del mondo. È il progetto di internazionalizzazione Sardinia Asian Way, promosso da Confapi Sardegna (capofila) e finanziato dall’assessorato regionale dell’Industria nell’ambito del programma triennale per l’internazionalizzazione 2015-2018. Il progetto ha avuto il via oggi a Cagliari con i primi incontri tra le imprese e il team di specialisti che supporterà le azioni del piano e accompagnerà le aziende passo per passo attraverso la nuova sfida sui mercati esteri.

L’obiettivo principale è di realizzare un vero e proprio percorso di internazionalizzazione che non si limita a definire singole iniziative commerciali e promozionali, ma prevede un graduale insediamento commerciale che possa durare nel tempo, in modo sistematico e altamente efficiente, attraverso l’aggregazione e la cooperazione di imprese della stessa filiera. In particolare sarà sperimentata una graduale penetrazione commerciale delle imprese partendo dal valore che il cibo made in Italy ha nel mondo, per poi puntare a creare un ulteriore valore aggiunto dato dalle eccellenze agroalimentari specifiche della nostra regione. Se le previsioni saranno confermate, si stima che le dieci aziende a tre anni dalle attività che saranno portate avanti, otterranno un fatturato complessivo di oltre un milione di euro.

Le imprese selezionate (La Casa del Grano di Elmas, CP & G di Villacidro, Itria Zafferano di Turri, Meloni Vini di Selargius, A.DOL.SAR di Elmas, Caseificio Silvio Boi di Cardedu, Fadda di Thiesi, Società Agricola Peddio di Cuglieri, Siete Fuentes di Cagliari e I Sapori di Sardegna di Lodine) coprono settori tra loro complementari e perfettamente integrabili in modo tale da rendere disponibile un’offerta di prodotti tipici della Sardegna: pasta, sott’oli, sughi e salse, spezie, vini, prodotti da forno dolci e salati, formaggi e altri prodotti compongono un paniere molto vasto e appetibile da un punto di vista dell’offerta complessiva. Alcune delle aziende partecipanti possono vantare già un’esperienza specifica su alcuni mercati esteri, e hanno maturato quindi un know how commerciale che vogliono replicare su altri mercati e mettere a disposizione delle altre imprese dell’aggregazione. Il taglio complessivo dell’investimento è di 470 mila euro, di cui 352 mila arrivano dal contributo regionale e i restanti 117 mila saranno l’investimento proprio delle aziende (circa 10 mila euro ciascuna).

Tra le azioni proposte dal piano di internazionalizzazione Sardinia asian way c’è la partecipazione collettiva a due fiere di settore specializzate (in Giappone la Fabex and wine and gourmet, dall’ 11 al 13 aprile 2018, e a Singapore la Pro Wine Asia, dal 24 al 27 aprile 2018) e a un road show di tre eventi a Osaka, Tokio e Singapore. Questi eventi saranno realizzati in collaborazione con le Camere di Commercio italiane nei due paesi e coinvolgeranno investitori e distributori locali appositamente selezionati. Le imprese avranno poi la possibilità di attivare dei temporary shop a Tokio e Singapore per la degustazione e vendita dei prodotti e saranno protagoniste di una missione di incoming in Sardegna cui parteciperanno buyer selezionati.

Tra le novità del piano è prevista l’attivazione di una vera e propria piattaforma logistica in loco, il supporto alle attività per l’ottenimento delle certificazioni secondo le normative dei rispettivi Paesi, le attività di promozione e marketing locale ed eventuali interventi sul packaging dei prodotti, l’inserimento delle aziende e dei loro prodotti all’interno della piattaforma telematica www-italian-food-experience.com e l’assistenza continua di un export manager dedicato.

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