A fine anno, si sa, è tempo di pagelle. Quella del Cagliari è sicuramente buona. I rossoblù sono promossi a pieni voti grazie ad una stagione terminata con 47 punti e una salvezza conquistata con largo anticipo. Grande protagonista è stato sicuramente Marco Borriello, ma sono in tanti i giocatori del Cagliari autori di un campionato sopra le righe. Ma vediamo nel dettaglio:

Marco Borriello, protagonista in campionato con sedici gol
Storari 5: il portiere ha salutato la Sardegna nel mercato di gennaio, destinazione Milan e vice Donnarumma. Per l’ex portiere della Juve, una prima parte di stagione poco brillante, complice una polemica sulla fascia di capitano, una parte dei tifosi non ha gradito e non gli ha perdonato il passato bianconero e alcune dichiarazioni d’amore nei confronti della Vecchia Signora
Rafael 6.5: degno sostituo di Storari nel girone d’andata e, quando è stato chiamato in causa dopo l’addio del portiere della promozione, non lo ha fatto rimpiangere. Buone prestazioni e tre rigori parati
Gabriel 5: poche partite nel girone di ritorno, quando Rastelli lo ha preferito al connazionale Rafael, che in seguito alle prestazioni poco convincenti del collega, ha ripreso il suo posto fra i pali
Ceppitelli 5.5: paga il bottino di reti subite dalla squadra e una fase difensiva non impeccabile
Bruno Alves 6: la personalità non gli manca, e il suo modo di giocare e la sua leadership naturale ne hanno fatto un beniamino del pubblico e garantito la sufficienza. Ma come il compagno di reparto, non è esente da colpe in una stagione con troppi gol subiti
Salamon 5: chiamato poche volte in casua da Rastelli, ma quando è successo, non è sembrato quello della promozione in A
Capuano 6: anche lui poco impiegato, ma non si ricordano grandi errori da parte sua. Prezioso per duttilità
Murru 7: forse la sua miglior stagione in rossoblù
Pisacane 7: A destra o come centrale, ha sempre fatto il suo dovere e l’impegno è stato encomiabile. Al di là di qualche limite tecnico, uno dei protagonisti della stagione. Suo l’ultimo gol ufficiale al Sant’Elia
Di Gennaro 6: le qualità non si discutono, ma il suo addio anticipato gli ha tolto la ribalta nell’ultima parte di stagione
Tachtsidis 6: il greco ha dato peso e geometrie al centrocampo, ma il ritmo non è stato il suo forte. Da uno con il suo tiro ci si aspettava qualche gol che non è arrivato
Dessena 6: il capitano ha avuto una stagione travagliata, ma l’attaccamento alla maglia non si discute. Anche nei momenti più bui della stagione, è sempre stato uno degli ultimi ad arrendersi. Purtroppo gli infortuni ne hanno condizionato rendimento e umore. Il gesto di nervosismo contro il Sassuolo, quando buttò la fascia da capitano in terra e polemizzò platealmente contro l’allenatore, sono il segnale di una stagione sfortunata.
Barella 8: il talentino si è consacrato in Serie A, e alla porta di Giulini cominciano a bussare i grandi club. Gli manca solo una maggior confidenza con il gol
Ionita 7: un guerriero in mezzo al campo, più forte degli infortuni
Padoin 6.5: nel periodo peggiore della squadra è stato uno dei pochi a non perdere mai la testa
Isla 7: inizio stagione difficile, anche per i postumi della Copa America, ma è cresciuto durante il campionato fino a diventare insostituibile
Joao Pedro 7.5: la prima stagione in A aveva fatto storcere la bocca a tanti, ma dopo il rodaggio dello scorso anno in Serie B, si è ripresentato nella massima serie in grande spolvero. Nonostante l’infortunio, uno dei protagonisti
Farias 6: anche per lui troppi guai fisici, ma è uno dei pochi che garantisce lo spunto in attacco
Sau 6.5: uno dei leader della squadra. Meglio la seconda parte di stagione. La presenza di un centravanti lo ha allontanato dalla porta, ma le sua qualità tecniche sono state preziose anche in fase di rifinitura
Borriello 8.5: stagione da incorniciare. Ha zittito tutti gli scettici, che lo consideravano ormai sul viale del tramonto. Invece è lui l’immagine del Cagliari di quest’anno, con 16 gol (un solo rigore) e la dimostrazione di essere un bomber vero
Han Kwang-Son 6.5: il ragazzo si farà. Le doti tecniche ci sono e sembra avere anche un buon rapporto con il gol. Fra i grandi, il piccolo nordcoreano ci può stare eccome
Melchiorri s.v.: un rientro da sogno dopo l’infortunio, con un gol decisivo alla Sampdoria a tempo scaduto, poi, di nuovo l’incubo del ginocchio.
Rastelli 6.5: I numeri sono dalla sua parte. Quarantasette punti e una salvezza conquistata con largo anticipo. Resta però qualche macchia: un gioco poco divertente e una fase difensiva da incubo. Le imbarcate della squadra sono da addebitare a tutta la squadra, anche a lui.
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