Incendio all’Oasi dei Sette Vizi: le immagini il giorno dopo le fiamme. Incendio di chiara origine dolosa (PHOTOGALLERY)

Incendio all’Oasi dei Sette Vizi, il giorno dopo: il vento di mare porta via piano piano l’odore acre del fumo ma quello che appare è una vera e propria devastazione per il locale che era pronto a riaprire i battenti.
Incendio all’Oasi dei Sette Vizi, il giorno dopo: il vento di mare porta via piano piano l’odore acre del fumo ma quello che appare è una vera e propria devastazione per il locale che era pronto a riaprire i battenti. Il prossimo 20 giugno sarebbe stata la data di apertura e di inizio della nuova stagione estiva. Ma, dopo l’incendio di questa notte, tutti i piani sono saltati e con essi sono andati in fumo circa 350mila euro in danni.
Il fuoco ha distrutto tutte le attrezzature e gli arredi: celle frigo, banconi, frigoriferi, tavoli e sedie. Quasi appurata ormai l’origine dolosa. Chi ha voluto colpire ha calcolato bene i punti dove appiccare il fuoco: l’incendio infatti si è sviluppato contemporaneamente su quattro punti del perimetro dello stabilimento. In pochi minuti le fiamme si sono levate alte e hanno distrutto tutto quello che hanno trovato lungo il loro cammino.
Quello che è certo è lo sgomento del proprietario Giuseppe Curreli, del socio Marcello Ladu e del titolare Emilio Callai: il locale oltretutto non era assicurato. Nei locali dello stabilimento sono intervenuti questa mattina i vigili del fuoco per un sopralluogo e gli agenti della polizia scientifica che hanno effettuato i rilievi per stabilire le dinamiche dell’incendio. Nei locali non vi era ancora alimentazione elettrica e, proprio per questo si esclude la possibilità del corto circuito. I soci della cooperativa che gestisce l’Oasi 7 Vizi, non hanno mai avuto minacce e non riescono a spiegarsi le ragioni di un gesto così grave contro la loro attività. Al Poetto, lo scorso anno, a fine stagione, era stato distrutto un altro stabilimento, il Sax Beach, sempre sul litorale di Quartu, che, quest’anno, ha regolarmente ripreso a lavorare per la stagione estiva.
Tutte le fotografie sono di Alessandro Pigliacampo.

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