Eccezionale a Gorropu: un raro esemplare di tartaruga sarda gigante avvistata tra i massi del canyon
Eccezionale a Gorropu: un raro esemplare di tartaruga sarda gigante avvistata tra i massi del canyon. Una testudo marginata, detta anche “tartaruga sarda”, è stata avvistata oggi nella gola sul Supramonte. La foto è stata postata nella pagina Facebook di Gorropu
Eccezionale a Gorropu: un raro esemplare di tartaruga sarda gigante avvistata tra i massi del canyon.
Una testudo marginata, detta anche “tartaruga sarda”, è stata avvistata oggi nella gola sul Supramonte. La foto è stata postata nella pagina Facebook di Gorropu Canyon.
Originaria della Grecia meridionale, sembra sia stata importata in Sardegna dai frati Francescani in tempi molto lontani, a fini di alimentazione. Le prime immissioni avvennero in Gallura dove si è ormai naturalizzata. A seguito di successive introduzioni, è presente anche in altre località dell’Isola: la Nurra, Ogliastra, Campidano, Supramonte. Alcuni esemplari sono stati segnalati anche in Toscana, nel Lazio e in alcune regioni del Sud della Penisola (Campania, Calabria).
La specie si distingue nettamente dalle altre testuggini per la forma allungata del carapace e la sua colorazione bruno scuro, con areole giallastre al vertice di ogni scudo che tendono a scomparire con l’avanzare degli anni. Il carapace ha i margini anteriore e posteriore stretti, svasati a campana e dentellati. Gli scudi del piastrone sono caratterizzati da una grossa macchia nera di forma triangolare, che rende possibile la distinzione dei giovani dalla testuggine comune e da quella greca. La testa è di media grandezza, con occhi grandi e un becco robusto. La testa, gli arti e la coda sono retrattili. I maschi, rispetto alle femmine possiedono una coda è decisamente più grossa.
Predilige le boscaglie miste e le foreste, sia caducifoglie che sempreverdi. La specie è onnivora anche se ha un’alimentazione prevalentemente vegetale. Durante l’inverno trascorre un periodo di latenza in una buca nel terreno, ma può interrompere più volte il letargo in coincidenza di giornate particolarmente calde.
L’accoppiamento avviene generalmente durante la primavera, a seguito del quale la femmina depone da 6 a 9 uova all’interno di buche scavate da lei stessa sul terreno. La schiusa avviene dopo 2-3 mesi; i piccoli hanno una lunghezza di 3 cm circa e raddoppiano le loro dimensioni nei successivi 8 mesi di vita.
© RIPRODUZIONE RISERVATA