Questa mattina a Cagliari, al molo di Su Siccu, si sono vissuti attimi di tensione durante le operazioni di messa in sicurezza della “Gennaro Cantiello”, la vecchia nave semi affondata che per anni aveva trasportato i detenuti verso il carcere dell’Asinara.
Mentre i lavori erano in corso, si è presentato sul posto il proprietario dell’imbarcazione, chiaramente contrario alla rimozione del relitto. La sua protesta si è fatta particolarmente accesa, tanto da spingere la Capitaneria di Porto e la Polizia di Stato a intervenire per gestire la situazione. L’uomo ha minacciato di buttarsi in acqua dal pontile per fermare le attività della ditta incaricata dell’operazione. Dopo un confronto con gli agenti, la situazione è tornata sotto controllo e il proprietario ha rinunciato al gesto dimostrativo.
La “Gennaro Cantiello”, lunga circa 40 metri, ha un passato significativo: per anni è stata utilizzata per il trasferimento dei detenuti sull’Asinara. Successivamente, dopo essere stata ormeggiata al molo di Su Siccu, era stata trasformata in un ristorante galleggiante. Tuttavia, l’attività commerciale è stata abbandonata ormai da tempo, e lo scorso anno la nave è semi affondata, divenendo un potenziale pericolo per l’area portuale.
La rimozione del relitto è stata decisa per mettere in sicurezza la zona, ma la scelta non ha mai trovato l’accordo del proprietario, che ha continuato a opporsi fino a oggi. L’intervento di recupero prosegue sotto la supervisione delle autorità marittime, per garantire la sicurezza del molo e restituire al porto di Cagliari un’area libera da rischi ambientali e operativi.
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