Non c’è solo la rotta tradizionale della Libia per i migranti in arrivo dal Nord Africa. Da qualche mese molti algerini si avventurano con veri e propri barchini cercando di raggiungere la costa meridionale della Sardegna, molto meno presidiata di altre. L’ultima imbarcazione soccorsa è stata questa mattina al largo dell’Isola del Toro situata a sud dell’Isola di Sant’Antioco. A bordo del barchino alla deriva soccorso dalla Guardia di Finanza, 14 cittadini algerini. I migranti sono stati identificati e trasferiti al centro di accoglienza di Assemini.

Allontanato da qualche gregge dove per lavorare devi essere forte e sano, oppure vai per la tua strada e se ti ammali, la natura “farà il suo corso”. Così purtroppo sono trattati nella maggior parte dei casi i cani da pastore e anche i cani da caccia, non dimentichiamo. Considerati oggetti da sfruttare finchè compiono quello per cui, secondo certi pastori e cacciatori, sono nati. Se no, via, abbandonati come rifiuti inutili.

Ed ecco com’è stato trovato il povero Loreto, su una spiaggia, un cumulo d’ossa e dolore, ridotto a una larva, le zampe piene di buchi, gli occhi pieni di pus, magro da far paura e completamente annientato nell’anima. Scheletrico, pieno di piaghe, le unghie lunghissime e in più il carico di indifferenza che lo ha accompagnato sino ad oggi. Le sue condizioni sono disperate.

Adesso si trova al sicuro al rifugio I Fratelli Minori di Olbia. Le sua analisi? “Un bollettino di guerra”, dicono le volontarie. “Quando gli parliamo muove la coda come a voler testimoniare la sua presenza e in qualche modo ringraziarci. Ci proviamo, ma non sappiamo se ce la farà”. Ieri le sue condizioni erano lievemente migliorate: “Loreto sta un pochino meglio, i valori dell’anemia stanno aumentando, mangia e risponde alle terapie. È un angelo questo povero amore. Ringraziamo chi ci aiuterà per l’acquisto dei farmaci e del cibo di qualità, altamente nutriente e digeribile”.

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