“A nostro gradimento”, la storia di cinque conduttori unici rivive domani a Pirri in una rassegna dedicata alla disabilità
Maggio 1992, sede regionale della Rai, studio di radiofonia. Le due telecamere Beta avevano le batterie cariche, mentre gli operatori controllavano che le luci fossero quelle giuste. Nello studio insonorizzato i microfoni erano ben disposti sul tavolo coperto dal panno verde. Dietro
Maggio 1992, sede regionale della Rai, studio di radiofonia. Le due telecamere Beta avevano le batterie cariche, mentre gli operatori controllavano che le luci fossero quelle giuste. Nello studio insonorizzato i microfoni erano ben disposti sul tavolo coperto dal panno verde. Dietro il vetro due tecnici audio si preparavano facendo scorrere i cursori del grande mixer. Insomma , tutto era pronto, si aspettava solo l’arrivo degli ospiti, cinque conduttori particolari.
La trasmissione fu infatti interamente condotta da un gruppo di 5 ragazzi Down di Oristano, ai quali fu affidata interamente, da soli al microfono, una puntata della trasmissione Rai “Lo dice la radio“. Ci riuscirono perfettamente e in modo indimenticabile, sia in voce che in video.
Alessandra, Bonni, Marina, Mario e Sebastiano furono poi protagonisti di “A nostro gradimento“, documentario di 30 minuti di Nicoletta Nelser e Marilisa Piga, andato in onda in agosto del 1993 su Rai Tre nazionale e che raccontava quella giornata. Un’esperienza ancora oggi originale e purtroppo rara, che verrà ricordata domani a Pirri in via Santa Maria Chiara 24A alle 20.30, nell’ambito della rassegna “Same as me, per una nuova cultura del rispetto“, dopo la proiezione di A nostro gradimento, quando saranno presenti Alessandra Fadda e Sebastiano Casciu, due dei protagonisti del documentario, allora adolescenti.
L’appuntamento di domani sarà una buona occasione per riguardare un pezzo di tv che all’inizio degli anni Novanta aveva suscitato un certo scalpore.
Insieme ad Alessandra e Sebastiano, oggi splendidi quarantenni, si apprezzerà la loro consapevolezza, la capacità di stupire, l’autonomia di pensiero che per la prima volta in quegli anni era stata manifestata in televisione.
La loro presenza in sala sarà una bella sorpresa per il pubblico che non conosce ancora l’acume, l’ironia e la saggezza del loro specialissimo punto di vista.
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