“Rivolta delle carrozzine”: disabili e associazioni in protesta. “Non si può risparmiare sui nostri ausili”

Le richieste da parte dei disabili e delle associazioni di categoria sono chiare: «Che la Regione ripristini le modalità di servizio precedentemente esistenti, perché in queste condizioni, oltre a creare estremi disagi, non c’è nessun risparmio». La manifestazione, iniziata questa
Le richieste da parte dei disabili e delle associazioni di categoria sono chiare: «Che la Regione ripristini le modalità di servizio precedentemente esistenti, perché in queste condizioni, oltre a creare estremi disagi, non c’è nessun risparmio». La manifestazione, iniziata questa mattina di fronte all’Assessorato dell’Igiene e Sanità di via Roma, ha il fine di portare alla luce come, disabili e associazioni, alla luce degli ultimi provvedimenti regionali che hanno causato difficoltà sopraggiunte nella fornitura delle carrozzine alle persone con difficoltà motorie, si trovino in una situazione di estremo disagio.
«Fino a gennaio 2017 al disabile veniva prescritto un ausilio (carrozzina, letto, etc) dal fisiatra. Una volta ottenuto l’ausilio veniva collaudato in modo tale che fosse adatto alle proprie esigenze e necessità», spiega uno dei manifestanti. Con l’arrivo della Asl unica si è individuato un unico centro di distribuzione degli ausili che, ora, vengono recapitati al fruitore direttamente a casa: gli ausili però non sono nuovi ma già usati e spesso con chiari segni di usura. In più se non vanno bene bisogna sottostare a una procedura burocratica complessa per la restituzione o il cambiamento: durante questi mesi di attesa sono destinati a restare senza ausilio o con quelli poco adatti alle loro necessità. «C’è risparmio in tutto questo? Assolutamente no».
Le richieste dei manifestanti, per qualificare e rendere pienamente esigibile il diritto alla mobilità e al miglioramento dell’autonomia personale, sono queste: prescrizione e successiva fornitura come risultato di una valutazione medica e del contesto di vita del fruitore; fornitura qualitativamente coerente con la prescrizione medica e testata nelle sue caratteristiche per l’adattamento alle esigenze del fruitore; manutenzione dell’ausilio tempestiva e, in caso di tempo prolungato, l’interessato deve poter disporre di un ausilio temporaneamente sostitutivo; riuso di un ausilio che rispetti la caratteristica della prescrizione originaria e che deve essere testato preliminarmente per verificarne la piena fruibilità. Insomma un ripristino delle modalità di servizio precedentemente esistenti.
(Fotografie di Fabio Lapenna)

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