Tyson, il gattone più burbero e polveroso che c’è, sovrano indiscusso dell’Exmà
L’eleganza e il bon ton non sono di certo le doti che lo hanno reso “famoso”: lui infatti preferisce fare a “pugni”, bisticciare e mangiare. Signori e signori questa è la volta di Tyson, uno dei felini più conosciuti della
L’eleganza e il bon ton non sono di certo le doti che lo hanno reso “famoso”: lui infatti preferisce fare a “pugni”, bisticciare e mangiare. Signori e signori questa è la volta di Tyson, uno dei felini più conosciuti della città: infatti, dopo aver raccontato dei suoi cittadini colleghi pelosi a quattro zampe, forse più pacati e sornioni, adesso tocca a lui, vero e proprio indiscusso re dell’Exmà di Cagliari.
Arrivato al centro culturale cagliaritano di via San Lucifero all’età di circa un anno, inizialmente non ha avuto vita facile: le gatte che prima di lui risiedevano tra il cortile e le varie sale del museo, Miele e Chiazzetta (volata sul ponte, come si usa dire in gergo “animalista”, poche settimane fa), lo bistrattavano con zampate ed occhiatacce feroci costringendolo a scappare e a nascondersi continuamente. Ma dopo mesi di bullismo felino, il nostro ha deciso di tirare fuori le unghie e trasformarsi nel gatto forte e dal carattere duro che oggi tutti noi conosciamo, iniziando a dettare legge con atteggiamenti burberi e incostanti: da qui il nome Tyson è stato quasi naturale e d’obbligo.
Oggi Tyson ha circa 12 anni e, attualmente, da vero pensionato, passa le sue giornate, un giorno vissute tra bisticci e battibecchi costanti e quotidiani con alcunché e chiunque (comprese le sopracitate Miele e Chiazzetta che ormai, conosciute le doti non propriamente eleganti dell’amico, si dileguavano veloci e i gabbiani che facevano il nido sopra il tetto della Sala delle Volte), a chiedere cibo e a sonnecchiare in tranquillità. Si narra di lui che una mattina aggredì un povero cane Pinscher giunto con i padroni per visitare una mostra: i malcapitati entrarono in biglietteria per acquistare il ticket d’ingresso inconsapevoli di ciò che di lì a poco sarebbe accaduto. Tyson, evidentemente scocciato per la presenza dell’innocuo cagnolino, decise, con prepotenza, di scacciarlo a colpi di zampe sulla testa: nel parapiglia che ne seguì, si beccò, nel tentativo di separarli, una bella graffiata anche il padrone del Pinscher. E, ovviamente, quel giorno biglietti gratis per i visitatori.
Per dovere di cronaca e per i fan rendiamo noto che possiede anche una pagina Facebook a lui dedicata, Tyson Exma, in cui si potranno trovare tante immagini e racconti delle sue gesta. Perchè non è di certo un gatto qualunque Tyson: sempre polveroso e con lo sguardo accigliato, si capisce subito cosa vuole o non desidera. Avendo un’espressività molto accentuata, non è difficile accorgersi se si è appena svegliato e vuole essere lasciato in pace o se di coccole proprio non ne vuole sapere. Un gatto che ha deciso di fare di uno dei musei più conosciuti della città il suo regno e che, con le unghie e con i denti, e il suo proverbiale caratteraccio, non ha ancora, nonostante l’età, la benché minima intenzione di lasciare spazio ad un eventuale successore.
© RIPRODUZIONE RISERVATA