Vertenza entrate: braccio di ferro tra la Regione Sardegna e il Governo sugli accantonamenti
Vertenza entrate: ormai è scontro tra Cagliari e Roma. Il braccio di ferro tra la Regione e il Governo è andato in scena a Palazzo Chigi dove è stato avviato il percorso per definire un nuovo accordo sulla finanza pubblica.
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Vertenza entrate: ormai è scontro tra Cagliari e Roma. Il braccio di ferro tra la Regione e il Governo è andato in scena a Palazzo Chigi dove è stato avviato il percorso per definire un nuovo accordo sulla finanza pubblica. A portare le ragioni dell’Isola nella capitale è stato il vicepresidente della Regione Raffaele Paci che ha incontrato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Maria Elena Boschi, il ministro agli Affari Regionali Enrico Costa, il capo di Gabinetto del Ministero dell’Economia e delle Finanze Roberto Garofoli e i dirigenti della Ragioneria generale dello Stato.
Le posizioni del Governo e della Regione sono in questo momento molto distanti, con la Sardegna che rivendica il diritto a tenere nelle sue casse gran parte dei 684 milioni di accantonamenti oggi previsti e il Governo che ha più volte ribadito che la situazione economica nazionale è complicata e non concede molti margini di manovra. «Di sicuro partiamo da posizioni molto distanti e il confronto di oggi , durato due ore, serrato e a tratti duro, lo conferma» dice Paci. «Ho apprezzato il fatto che, nonostante fosse solo il primo incontro, al tavolo ci fossero tutti i rappresentanti istituzionali coinvolti in modo da essere immediatamente operativi. Abbiamo rappresentato con forza le nostre ragioni e illustrato il dossier predisposto con il presidente Pigliaru che dimostra quanto la Sardegna ha bisogno di tutte le proprie entrate» dichiara il Vicepresidente. «Abbiamo detto al sottosegretario Boschi e al ministro Costa – incalza Paci- che non cederemo di un passo e che porteremo le nostre rivendicazioni fino in fondo. Il Governo, da parte sua, ha preso l’impegno di analizzare in tempi brevi la situazione con il Mef per dare le prime risposte alla Sardegna».
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Cagliari, il Premio Donna di Scienza Giovane va all’oncologa Eleonora Lai

Il premio le è stato conferito “per la ricerca scientifica e l’attività clinica svolta in età ancora giovane in una disciplina come l’Oncologia medica, con particolare attenzione alle terapie innovative"
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Il futuro della ricerca scientifica in Sardegna parla sempre più al femminile. Martedì 11 novembre, al Centro Comunale d’Arte e Cultura “ExMa” di Cagliari, l’oncologa Eleonora Lai, dirigente medica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, è stata insignita del Premio Donna di Scienza Giovane 2025.
Il premio le è stato conferito “per la ricerca scientifica e l’attività clinica svolta in età ancora giovane in una disciplina come l’Oncologia medica, con particolare attenzione alle terapie innovative e all’accesso precoce ai farmaci di nuova concezione, rendendoli disponibili ai pazienti sardi, e per l’impegno a contribuire al benessere della popolazione migliorando l’outcome dei pazienti oncologici”.
A consegnare il riconoscimento è stata Giulia Andreozzi, assessora alle Pari opportunità del Comune di Cagliari, che ha sottolineato l’importanza di iniziative capaci di valorizzare il ruolo delle donne nella scienza, ancora oggi “un campo a prevalenza maschile”.
“Dobbiamo fare la nostra parte – ha dichiarato Andreozzi – per favorire la conciliazione tra vita e lavoro e mostrare alle nuove generazioni, soprattutto alle bambine, che la scienza è alla portata di tutte e tutti”.
Il Premio Donna di Scienza Giovane è promosso dall’associazione ScienzaSocietàScienza, in collaborazione con le Università di Cagliari e Sassari, l’INFN e l’Istituto di Neuroscienze del CNR, con il contributo dell’Amministrazione comunale. Il riconoscimento prevede una pergamena e un premio in denaro di 1.000 euro, finanziato dal Servizio Pubblica istruzione, Politiche giovanili e Pari opportunità del Comune di Cagliari.
A fare gli onori di casa sono stati il presidente di ScienzaSocietàScienza, Davide Peddis, e la presidente della Giuria, Maria Del Zompo, rettrice emerita dell’Università di Cagliari. La serata, condotta dalla giornalista Susi Ronchi, coordinatrice dell’associazione GiULiA Giornaliste Sardegna, ha visto anche l’intervento della docente universitaria Sara Perrone (INFN di Catania), dedicato agli stereotipi di genere nelle discipline STEM, tema centrale per la promozione della parità nel mondo scientifico.
Oltre alla giovane oncologa cagliaritana, il Premio Donna di Scienza 2025 è stato assegnato a Francesca Palumbo, professoressa associata di Ingegneria elettronica all’Università di Cagliari. Il Premio Donna di Scienza Scuola è andato invece a Elisabetta Siddi, docente in distacco presso l’Ufficio scolastico regionale.
Menzioni speciali sono state conferite a Veronica Malavasi, docente universitaria in Scienze naturali; Loredana Onidi, specializzata in Microbiologia e Virologia mediche e docente al Liceo “B. R. Motzo” di Quartu Sant’Elena; e Lorena Lorefice, dirigente medico di Neurologia presso il Centro regionale Sclerosi multipla del presidio ospedaliero “Binaghi” della ASL di Cagliari.
Con questa iniziativa, la Sardegna celebra il talento femminile in ambito scientifico, valorizzando ricerca, innovazione e impegno sociale, dimostrando che la scienza può essere davvero inclusiva.
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