La lettera di un pastore sardo a Bill Gates: “Caro Bill, perché non diventare il nostro sponsor?”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Fortunato Ladu, pastore sardo originario di Desulo con un allevamento a Pabillonis. Una lettera indirizzata addirittura al fondatore di Microsoft Bill Gates per chiedergli un aiuto concreto per i pastori sardi. Da leggere tutta
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Fortunato Ladu, pastore sardo originario di Desulo con un allevamento a Pabillonis. Una lettera indirizzata addirittura al fondatore di Microsoft Bill Gates per chiedergli un aiuto concreto per i pastori sardi. Da leggere tutta d’un fiato.
Buongiorno Bill, ti posso chiamare così? Te lo chiedo perché in questo modo riesco a esprimermi in maniera meno formale e sicuramente più semplice. Certo, parlare di semplicità ad un uomo che ha fatto nella sua vita le cose più complicate e riuscire in tutto viene un po’ da ridere. Ma veniamo a noi, sono Fortunato ladu ,un pastore che è nato e vive nella Sardegna, un’isola del Mediterraneo che sicuramente non ignori e che spesso è conosciuta solo per alcuni aspetti della sua economia.
La pastorizia in Sardegna è comunque parte integrante del sistema economico sardo, perché permette attraverso le pecore, le capre e le vacche, lo sfruttamento di pascoli altrimenti impossibili da mettere a coltura. Questo sistema economico ha fatto sì che anche nell’era digitale, alcune zone sono rimaste popolate e tutelate dalla figura del pastore. Il governo degli animali infatti impone pratiche umane diversamente inimmaginabili in altre parti del mondo e cioè seguirle abbeverarle, foraggiarle, tutte pratiche che impongono la costante presenza dell’uomo. Quando i primi Romani posavano la prima pietra di Roma noi avevamo già i Nuraghi da migliaia di anni e già allora allevavamo animali nel grande rispetto della natura. Su questa isola di 24000 km quadrati insistono tre milioni di pecore, 700 mila capre e 200 mila mucche. Le pecore e le capre producono un latte che è particolarmente pregiato da cui si ricavano formaggi unici al mondo.
Ma, c’è sempre un ma, questo sistema economico che vige da millenni è vicino all’estinzione. La globalizzazione ha imposto modelli economici che mal si conciliano con la vita del pastore sardo. Lo stesso addirittura è costretto a produrre a costi superiori al ricavato del litro latte in virtù di una speranza di ripresa che purtroppo sta facendo molti morti in tutti i sensi. Ti Chiediamo aiuto in prima persona affinché attraverso sistemi economici da ricercare e trovare insieme sponsorizzi la nostra battaglia per un diritto ad esistere o meglio a continuare a esistere in questa terra meravigliosa. Chiediamo se puoi dedicarci un po’ del tuo tempo affinché possa visitare questa terra e valutare con i tuoi occhi se vale la pena o meno di salvare un patrimonio economico e culturale il cui valore è inestimabile per noi.
A causa della crisi del latte centinaia se non migliaia di aziende si trovano in precarie condizioni economiche e tanti allevatori, stremati anche dalla terribile siccità non sanno se potranno ricominciare. Ormai abbiamo perso le speranze di aiuti concreti in quanto siamo considerati non l’asse portante dell’economia sarda, ma l’ultima ruota del carro. Il tuo intervento ci potrebbe catapultare in un mondo che apprezzerebbe i nostri prodotti e la nostra cultura nonché la nostra ospitalità turistica che non è solo quella della Costa Smeralda ma bensì un territorio interno dove è viva una cultura millenaria,dove il cibo che si produce e si consuma ha un costo sì, ma fa vivere le persone ben oltre la media. Se vorrai, se riterrai opportuno, rispondere all’appello di un popolo che non vuole morire, sappi che salvarlo significherebbe investire il due per cento del bilancio annuale della tua società. Affido questa lettera al web che tu come pochi altri, hai reso fruibile a tutti, rendendo la vita di ognuno di noi più significativa e meno solitaria, sperando che faccia breccia. Nel caso contrario mi scuso per il disturbo che ti ho arrecato,
Cun Salude, con salute,
Fortunato Ladu Pastore sardo

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