Ancora qualche giorno e i lavori per lo stadio provvisorio che ospiterà il Cagliari inizieranno. Già questo pomeriggio i responsabili del cantiere, progetto alla mano, hanno fatto un primo sopralluogo nell’area dei parcheggi dalla parte dei distinti.

una ricostruzione dello stadio provvisorio del Cagliari

Il nome della ditta alla quale verranno affidati i lavori è ancora top secret, in attesa che questi giorni venga formalizzato il contratto con il Cagliari Calcio e le recinzioni per delimitare i lavori verranno poste la settimana prossima. Qualche giorno di ritardo che non dovrebbe pregiudicare il rispetto dei tempi di consegna. Il trasferimento delle tribune in tubi innocenti dal “vecchio” Sant’Elia avverrà invece soltanto dopo il termine del campionato, ma l’inizio dei lavori potrebbe creare qualche piccolo disagio, peraltro previsto, nelle gare casalinghe da qui a fine campionato, a causa della minor disponibilità di parcheggi.

Un piccolo sacrificio che i tifosi del Cagliari saranno disposti a sopportare con l’auspicio di vedere presto realizzare il sogno di poter assistere alle gare dei rossoblù in un nuovo stadio, che sorgerà dopo la demolizione del sant’Elia. Lo stadio provvisorio avrà una capienza di 16.233 posti, non avrà pista d’atletica e sarà composto dalla Main Stand coperta già utilizzata per lo stadio di Is Arenas, e dalle tribune “Dalmine” già di proprietà della società. Secondo l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Cagliari Gianni Chessa, intervistato a questo proposito dalla web tv cagliaritana Youtg.net: «la città avrà presto lo stadio provvisorio e poi quello definitivo. I lavori per il sono nelle mani del Cagliari Calcio. A fine agosto dovrebbe essere tutto ok».

Un’atmosfera intima e vibrante ha avvolto ieri il Conservatorio di Cagliari durante il concerto di Patty Pravo, icona intramontabile della musica italiana, che ha scelto il capoluogo sardo come tappa del suo tour. Ma prima ancora che le luci si abbassassero e la voce inconfondibile di Nicoletta Strambelli riempisse la sala, un messaggio è stato diffuso al pubblico: niente telefoni, niente foto o video durante lo spettacolo.

Patty Pravo a Cagliari, foto condivisa dalla cantante

Un appello semplice, ma potente. Un invito a scollegarsi dai dispositivi per connettersi davvero con la musica, con l’artista, con l’emozione del momento. E Patty Pravo, che da sempre ama il contatto diretto con il suo pubblico, ha scelto di unirsi a quella sempre più ampia schiera di artisti che chiedono rispetto per il presente, per il tempo condiviso, per lo spazio sacro del live.

Il gesto, ormai sempre più diffuso, riaccende una riflessione necessaria: i telefoni durante i concerti sono diventati una distrazione costante, per chi guarda ma anche per chi ascolta. Trovarsi davanti qualcuno che filma per interi minuti, con lo schermo sollevato sopra la testa, spezza la magia e impone agli altri spettatori un filtro digitale tra sé e la scena.

Eppure, nonostante il fastidio diffuso, non riusciamo a farne a meno. È il riflesso di un’epoca in cui l’esperienza non sembra esistere davvero se non è documentata. Ma cosa perdiamo nel frattempo? Forse proprio l’essenza dell’evento: la musica, la voce, le emozioni in presa diretta.

Quella di Patty Pravo, dunque, non è una semplice richiesta tecnica, ma un atto d’amore per la musica e per il pubblico: “Godetevi l’attimo”, sembra dire, “perché è unico e irripetibile”. Un invito prezioso, soprattutto in tempi in cui la memoria viene affidata più allo storage del telefono che al cuore.