Mille pecore in viaggio verso Cascia: il grande cuore dei pastori sardi batte nel rito de “Sa paradura”

Sono partite ieri sera dal porto di Olbia alla volta della Pensiola, destinazione Cascia. Un migliaio di pecore che andranno a ricostituire i greggi dei pastori terremotati. Il mutuo soccorso dei pastori, Sa Paradura, questa volta ha trovato alleati in
Sono partite ieri sera dal porto di Olbia alla volta della Pensiola, destinazione Cascia. Un migliaio di pecore che andranno a ricostituire i greggi dei pastori terremotati. Il mutuo soccorso dei pastori, Sa Paradura, questa volta ha trovato alleati in non soltanto tra gli allevatori ma anche tra tante associazioni, imprese ed enti pubblici.
Si tratta di un gesto di solidarietà comunitaria del mondo pastorale che vedeva mobilitati i pastori ogni qualvolta un collega per calamità naturali o per i più svariati motivi perdeva il suo gregge. L’intervento sociale dei confinanti e degli amici con la donazione di una pecora ciascuno, gli dava la possibilità di ricominciare.
L’iniziativa nata da un’idea da Gigi Sanna pastore e leader del gruppo musicale Istentales è stata subito sposata dalla sua organizzazione, Coldiretti Sardegna insieme ai pastori e altri sui soci: la cantina Silattari e l’azienda agricola Monreale, oltre alla sezione sarda della Prociv Italia e alla Cassis (Corpo di soccorso ausiliario internazionale San Silvestro).
A loro si sono uniti tantissimi altri enti, associazioni e imprese. A cominciare dall’Agenzia Agris che ha ospitato e accudito le pecore arrivate da ogni angolo della Sardegna nel proprio centro a Bonassai da dove oggi partiranno.
Il sisma che ha colpito l’Italia centrale ha causato anche una strage di animali e tantissimi disagi per gli allevatori. Da qui l’iniziativa de Sa Paradura per portare a Cascia mille pecore e donarle ai pastori. Un piccolo gesto di solidarietà per mostrare la vicinanza del mondo pastorale sardo ai colleghi.
L’iniziativa ha trovato la risposta e l’adesione di oltre 600 pastori di circa 150 Comuni. Tante altre pecore sono rimaste negli ovili per problemi logistici e di benessere animale: devono affrontare un viaggio di 24 ore necessitano di spazio nei camion.
Mentre i veterinari dell’Asl di Sassari e di tutta la Sardegna si sono adoperati per accelerare tutte le procedure sanitarie nel pieno rispetto delle regole.

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