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La ricetta Vistanet di oggi: “Sa Burrida a sa casteddaia” preparata dal pescatore (FOTO).
Un piatto povero, ma che sta diventando sempre più “à la page” anche nei ristoranti di lusso, grazie alla sua estrema semplicità e raffinatezza.
Gli ingredienti sono pochi e semplici, ma la ricetta e il metodo di preparazione sono custoditi gelosamente nei borghi dei pescatori della città come Giorgino e Sant’Elia. L’ingrediente principale è un pesce povero, il gattuccio di mare, un piccolo squalo molto presente nei nostri mari che si ciba di piccoli pesci, molluschi e crostacei. Non avendo lische si presta molto alla cottura in umido. Non a caso sa burrida è un pesce in umido cotto con abbondante aceto, olio evo, noci, aglio, prezzemolo e i suoi stessi fegatini. Come nelle migliori ricette dei pescatori infatti del pesce non si butta via niente.
Daniela Serreli si è fatta dare la ricetta da un esperto pescatore cagliaritano e ci ha spiegato come si fa. Buon appetito!
Tagliare il pesce a tocchetti e cuocere in acqua bollente e salata per circa 15 minuti
I fegatini metterli in un colabrodo e poggiarli sulla pentola come da foto. Scolare nel mixer tritare i fegatini e le noci ( devono restare a pezzetti ).
Mettere l’olio in un tegame con aglio e prezzemolo, far rosolare appena e inserire le noci con i fegatini, aggiungere l’aceto e portare a ebollizione per circa 10 minuti a fiamma bassa.
Sistemare il gattuccio in una teglia e versare sopra il condimento. Lasciare macerare per almeno due giorni. Non abbiate fretta di mangiarlo, è più buono dopo qualche giorno!