Nella giornata di ieri il Poliambulatorio di viale Trieste a Cagliari ha ricevuto la visita del presidente della commissione Sanità, Raimondo Perra (Psi), e del direttore della Assl, Paolo Tecleme: il responso non ha lasciato speranze alla struttura, assolutamente inadatta ad accogliere i pazienti.

La struttura, punto di riferimento della popolazione residente nell’area vasta e nella zona ovest dell’area socio sanitaria locale di Cagliari presenta, infatti, una serie di criticità che saranno esposte presto all’assessore della sanità, Luigi Arru.

Il locale ha un unico ascensore, l’accesso per i disabili risulta molto difficile e la strumentazione medica e carente. Lo stabile è fatiscente e la temperatura non è ottimale, spesso il servo scala si blocca. Una soluzione dev’essere trovata al più presto.

“Gli ambulatori sono luminosi e spaziosi – ha spiegato Perra – ma la temperatura non è ottimale e alcuni ambienti sono caldi d’estate e freddi d’inverno. La stessa ditta che si occupa della manutenzione dell’impianto di climatizzazione interviene quasi tutti i giorni (e anche più volte in un solo giorno) per far ripartire un impianto installato ormai più di 20 anni fa.

La soluzione? “Le strade per risolvere il problema sono due: ammodernare lo stabile, che tra l’atro è di proprietà della ex Asl, oppure trasferire il poliambulatorio altrove, magari all’ospedale San Giovanni di Dio, oppure nelle strutture dell’ospedale Binaghi”.

«Sto andando via, mi dispiace tantissimo, vi voglio bene». Sono queste le ultime parole lasciate da Mirko Piras, chef oristanese e volto amatissimo sui social, prima di spegnersi all’età di 50 anni all’ospedale Businco di Cagliari. Parole semplici, cariche di amore e gratitudine, rivolte a chi gli è stato vicino nel suo lungo e difficile percorso.

Oggi, 5 luglio, Oristano gli darà l’ultimo saluto. La salma giungerà dalla struttura ospedaliera cagliaritana alla città dove Mirko era nato e cresciuto, per i funerali che si sono tenuti questa mattina nella chiesa dei Cappuccini. Attese centinaia di persone: amici, conoscenti, cittadini e tanti follower che lo hanno seguito giorno dopo giorno in quella che è stata una vera testimonianza pubblica di vita, dolore, speranza.

Mirko, cuoco in numerosi locali della città, aveva conquistato il cuore di migliaia di persone con i suoi video su TikTok, dove condivideva pensieri e frammenti della sua quotidianità, anche nei momenti più difficili. Con oltre 38mila follower, era diventato un riferimento per chi affronta la malattia, riuscendo a raccontare il dolore con ironia, lucidità e una disarmante autenticità.

«Sei stato un grande guerriero, rimarrai per sempre nei nostri cuori» è uno dei tanti messaggi di affetto comparsi sui social, dove da ore si susseguono parole di commozione e ricordi. Una vera ondata di cordoglio che ha travolto la rete, segno di quanto Mirko fosse amato e stimato. Con il suo sorriso, anche nei giorni più duri, ha lasciato un messaggio profondo: mai arrendersi, mai smettere di amare la vita, anche quando questa diventa difficile da affrontare.