E’ stato raggiunto al torace da un proiettile vagante mentre si trovava nel compound internazionale di Mogadiscio. Protagonista del grave episodio un sergente sardo della Brigata Sassari di stanza in Somalia per conto della missione europea EUTM.

Le sue condizioni non sarebbero gravi. Il militare del quale non sono state fornite le generalità per preservare la sua privacy e quella dei familiari (rese pubbliche invece dal quotidiano La Nuova Sardegna che ha anticipato la vicenda) sarebbe stato ferito mentre si trovava all’interno del compound e mente all’esterno erano in corso i festeggiamenti per l’elezione del presidente somalo Mohamad Abdullahi Farmajo.

“Fortunatamente – si legge nella nota dello Stato Maggiore diramata ieri sera  a poche ore dal fatto- il colpo, con scarsa velocità cinetica residua, si è arrestato a livello intramuscolare senza raggiungere alcun organo interno. Il militare, rimasto sempre cosciente, è stato prontamente soccorso dai commilitoni e, trasportato presso l’ospedale da campo della base, è stato sottoposto, con esito positivo, ad intervento chirurgico per asportare il proiettile”.

Il Cagliari lotta con determinazione ma alla fine cede 2‑1 alla Juventus in una partita intensa e combattuta. I rossoblù hanno mostrato buona organizzazione difensiva e tenacia, ma la mancanza di concretezza in attacco e la superiorità tecnica degli avversari hanno fatto la differenza.

Un episodio contestato in area, con un contatto non fischiato né dal direttore di gara né dal VAR, ha aggiunto amarezza al risultato. Nonostante la sconfitta, la squadra non si è arresa fino all’ultimo minuto, confermando il proprio carattere.

La classifica resta critica e servirà un cambio di passo immediato nelle prossime partite per invertire la rotta della stagione.