Quarta Regia o meglio conosciuta come “Sa scafa”. Un luogo che fa parte di Cagliari e della sua storia, ma che per decenni è rimasto abbandonato. Dopo che l’edificio e la sua torre alta 9 metri dalla quale è possibile ammirare tutte le tori costiere della città, sono stati rinnovati è ora tempo di riqualificare l’area circostante tenendo conto delle sue esigenze ambientali e commerciali. Si è parlato di questo ieri nei locali della Quarta Regia di Cagliari in un incontro fortemente voluto da Legambiente in occasione della Giornata mondiale delle zone umide, con un pensiero rivolto all’ornitologo tedesco Helmar Schenk, il più grande studioso della fauna degli stagni cagliaritani scomparso nel 2012.

Quarta regia – foto di Wikipedia
L’accordo raggiunto è quello di creare un tavolo dove tutti i portatori d’interesse si possano sedere per trovare il giusto futuro all’area, che prende il nome da un antico decreto reale spagnolo per il quale tutti i pescatori di Santa Gilla dovevano corrispondere alle casse regie un quarto del pescato quotidiano, usanza formalmente abolita solo nel 1956. Nell’incontro di sabato si è consolidata l’idea di un grande Parco delle zone umide tra Molentargius e Santa Gilla, che dia il giusto spazio anche alla pesca e alle altre attività economiche della laguna.
«Conclusi i lavori di restauro della storica Torre della Quarta Regia, quale segno di rinascita in prospettiva del Parco Molentargius-Santa Gilla – ha detto Annalisa Colombu di Legambiente – la priorità ora è quella di definire la destinazione d’uso e riqualificare tutta l’area circostante, attualmente in stato di grave degrado, per garantire un’agevole frequentazione e favorire una pubblica fruibilità. Le istituzioni competenti attuino tutti gli sforzi di cooperazione per sistemare a parco l’area circostante».
«Si tratta di luoghi straordinariamente rilevanti per il valore di testimonianza storica che rappresentano, per la vicinanza con la città e per la bellezza paesaggistica, già decantata da scrittori come il Canonico Spano e Francesco Alziator», ha spiegato Stefano Pira, docente di Storia Moderna alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Cagliari.
Turismo e pesca, due settori che possono e devono coesistere, secondo Giorgio Cicalò, commissario della Conservatoria delle coste. «L’intervento puntuale di restauro degli edifici – ha illustrato – è il segno di una potenziale vocazione turistica che ben si può conciliare con una valorizzazione delle attività di pesca. Sarà a breve sistemata, sempre a cura della Conservatoria delle Coste, l’area antistante la Torre, nella quale potrà trovare luogo la vendita diretta dei prodotti ittici, ma per realizzare interventi di più ampio respiro occorre l’impegno concorrente della Autorità Portuale, Capitaneria di Porto e della Regione».
«L’Autorità Portuale – ha precisato il suo rappresentante Mario Pili – è impegnata a mettere in atto in tempi strettissimi progetti ed azioni finalizzati alla realizzazione del Parco della Quarta Regia e a restituire alla città un luogo ricco di memoria storica. Tra i progetti in cantiere molti riguardano la pesca dalla darsena pescherecci alla cantieristica». Il comandante Alessandro Meloni, rappresentante della Capitaneria di Porto, ha espresso a nome del Comandante Roberto Isidori i ringraziamenti per l’iniziativa ed ha manifestato la disponibilità della Capitaneria di Porto a concorrere per riqualificare il sito e dargli la adeguata valorizzazione.
I pescatori hanno sottolineato quante siano le difficoltà che devono affrontare ogni giorno, in particolar modo dopo la grande mareggiata della settimana scorsa. «L’acqua in cui peschiamo – ha spiegato il presidente del Consorzio Ittico Emanuela Orsatti – ha una salinità eccessiva, un fattore che influenza negativamente la nostra attività. La causa è da ricercarsi nella parziale deviazione del Cixerri e del Flumini Mannu, che ha privato la laguna del giusto apporto di acqua dolce. Il progetto del parco, per noi, va nella direzione giusta perché consentirebbe di ripristinare il giusto grado di salinità».
Per l’assessore alla cultura del Comune di Cagliari Paolo Frau c’è bisogno al più presto di un tavolo interistituzionale perché troppe sono le competenze interessate dall’area e solo un’azione condivisa può fare in modo che la Quarta Regia sia restituita nella sua interezza ai cittadini. Il Comune di Cagliari già dispone di importanti risorse regionali per alcuni interventi come il recupero e la riqualificazione dell’area circostante lo stabulario di Sa Illetta e la realizzazione di un percorso ciclopedonale in direzione di Capoterra. «La rinaturalizzazione di Santa Gilla – ha detto Raimondo Mandis di Sardegna Ricerche – è fondamentale, così da poter finalmente potenziare la produzione ittica».
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