Era il 10 aprile 1991 quando, a poche miglia dal porto, il traghetto Moby Prince si scontrò con la petroliera Agip Abruzzo. Ci fu un solo superstite, centoquaranta morti e “la prima tesi, che rimarrà nella memoria collettiva, è quella dell’errore umano: l’equipaggio guardava la partita di calcio”.
Il caso è stato archiviato nel 2010, come nei precedenti processi, senza colpevoli.
Martedì 6 dicembre, presso lo spazio Kairos in via Martini 23 a Cagliari, grazie al nuovo appuntamento con l’Associazione Culturale Itzokor Onlus e con il cinema di Frontiere si tenterà di andare più a fondo attraverso una analisi approfondita di uno dei misteri più fitti degli ultimi anni del secolo scorso.
Un incontro che si preannuncia intenso e interessante e che contribuirà a fare luce sulla strage del Moby Prince attraverso la proiezione di”Centoquaranta. La strage dimenticata”, un film di Manfredi Lucibello che ripercorre la storia del traghetto, fatta di manomissioni, depistaggi ed inquietanti scoperte, tramite immagini d’archivio e la preziosa testimonianza di Loris Rispoli e Angelo Chessa, familiari delle vittime del Moby Prince.
Il 14 giugno 1959, esattamente 65 anni fa, venivano venduti i terreni che costituirono il primo nucleo fondante dell'attuale Costa Smeralda. Come racconta la pagina Facebook "Consorzio Costa Smeralda", l'atto…
Una visione che lascia senza fiato: la nave scuola Amerigo Vespucci, conosciuta come la "Signora dei Mari", è approdata ieri nel porto di Cagliari, accolta dallo stupore dei presenti e…
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