Le dimissioni sono arrivate come un fulmine a ciel sereno, la notizia è apparsa sui social.

Alla base, probabili divergenze con l’editore Sergio Zuncheddu.

Con un post su Facebook, Muroni ha comunicato le sue dimissioni e notizia ancora più sorprendente, pare si sia dimesso anche da dipendente del massimo quotidiano regionale.

Gli stessi dipendenti non sanno se i motivi che hanno portato a questa decisione siano dovuti ad aspetti politici o economici.

“La mia stagione da direttore de L’Unione Sarda, .it e Radiolina si conclude oggi, con le mie dimissioni.
Sono grato all’azienda per le opportunità datemi in questi 17 anni e per la serenità con la quale viene vissuto questo improvviso passaggio. Un grazie particolare all’Editore, che mi ha sempre sostenuto e che mi ha scelto per questo delicato ruolo. L’esperienza finisce, senza che ci siano motivi segreti o inconfessabili. Semplicemente perché le cose finiscono.
Sono felice di poter lasciare questi incarichi con serenità e a testa alta, con la convinzione di aver mantenuto gli impegni presi con i lettori e le tante persone che, a vario titolo, hanno lavorato con me.
Ai lettori e a tutti i colleghi, dunque, ringraziamenti sinceri e saluti affettuosi.
Avremo presto occasione di riparlare di questa e delle prossime sfide.
Per ora, un saluto e grazie a tutti :)”

Queste le parole da lui postate su facebook alle 17,30 circa.

Così dopo le esperienze di Dioniso Mascia, Paolo Figus e Anthony Muroni chi sarà il prossimo direttore de L’Unione Sarda?

Raimondo Cacciotto è il nuovo sindaco di Alghero.

Il candidato del Campo Largo la spunta nella città catalana con il 55% circa dei voti a metà dello scrutinio.

Un vantaggio di circa 11 punti sul contendente di centrodestra Marco Tedde che dà già molte certezze sulla vittoria finale.

Lo stesso Tedde ha chiamato Cacciotto per complimentarsi, prassi che per tradizione in politica si tramuta automaticamente nella fine della contesa.

Anche a Sassari il centrosinistra è in vantaggio con il candidato Giuseppe Mascia che distanzia gli altri 4, ma non abbastanza da essere sicuro di una vittoria al primo turno.

Il candidato del Campo Largo è infatti di poco sopra al 50%, seguito da Niccolò Lucchi (25%), Gavino Mariotti (16%), Mariano Brianda (5%) e Giuseppe Palopoli (2,6%).