Cagnetta impiccata a Guasila: perché un gesto di simile ferocia?

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La Ginestra della Nurra è una sottospecie endemica della Sardegna, presente esclusivamente nell’area della Nurra, tra Capo Caccia e Torre di Bantine. Si tratta di una specie rara e preziosa, che contribuisce alla straordinaria biodiversità dell’isola.
Si presenta come un arbusto spinoso e molto ramificato, con un’altezza che varia tra i 30 e i 60 cm. I suoi rami, rigidi e striati, terminano con estremità acuminate e si dispongono in maniera alterna o opposta. Le foglie, trifogliate e caduche, misurano circa 3,5-4 x 10-12 mm e sono ricoperte da una fitta peluria sericeo-tomentosa che le conferisce un aspetto vellutato.
La fioritura avviene tra marzo e aprile, quando compaiono piccoli fiori gialli, disposti in brevi racemi alterni o sub-opposti. Successivamente, tra maggio e luglio, si sviluppano i frutti, legumi ovoidei e densamente pelosi, lunghi circa 6-7 mm.
Dal punto di vista ecologico, la Ginestra della Nurra è una specie xerofila, capace di adattarsi ad ambienti aridi e ventosi. È indifferente al tipo di substrato e cresce dal livello del mare fino ai 100 metri di altitudine, colonizzando pendii, pianori e zone esposte ai venti salmastri. Il suo aspetto morfologico può variare sensibilmente a seconda della località in cui si sviluppa.
Questa pianta rappresenta un elemento di grande interesse naturalistico, non solo per la sua bellezza, ma anche per il valore di testimonianza ecologica che custodisce, raccontando la capacità di adattamento della flora sarda in ambienti difficili e selettivi.