Torna la serie B dopo la sosta e torna con il botto. Monday night di alta quota per la 22esima della serie cadetta con Crotone-Cagliari, seconda contro prima mentre dietro c’è il vuoto o quasi (+7 dalla terza posizione per il Crotone di Juric).

Tante sfide interessanti per il primo turno di ritorno, iniziato venerdì con l’anticipo tra Spezia e Bari (0-0).  Inevitabilmente tutti gli occhi saranno rivolti allo Scida per la partita che vale la vetta: Crotone e Cagliari, certezze del campionato, vantano profili invidiabili tra tecnici stimati e protagonisti sul campo, numeri di qualità e l’entusiasmo delle tifoserie. Quella di Crotone, assiepata in uno stadio ancora inviolato in stagione, promette una cornice entusiasmante, sarà una sfida tutta rossoblù sulla strada verso la Serie A.
Chi vincerà otterrà una spinta ulteriore verso la massima serie, nonostante rimangano poi altre venti giornate da affrontare, un campionato mai come quest’anno vetrina di giovani talenti appettiti dalle formazioni di A (Sensi, Mandragora, Budimir ad esempio).
La squadra di Raselli vuole allungare a più quattro in classifica e provare a scappare definitivamente verso la promozione.
All’andata finì con un roboante 4-0 per i sardi con Farias, Deiola, Sau e Giannetti in gol. Questa volta sarà un match più equilibrato secondo gli addetti ai lavori.  Cagliari che dovrebbe scendere in campo con Storari in porta, linea a quattro con Murru, Capuano, Salamon e Pisacane; in mediana Di Gennaro, Fossati e uno tra Deiola e Munari; In avanti spazio a Joao Pedro, Farias e Sau.

Juric dovrebbe rispondere con il suo solito 3-4-3 on Cordaz in porta, linea a tre con Eloge, Machado, Ferrari; a centrocampo Martella, Capezzi, Salzano, Balasa; attacco con il tridente composto da Ricci, Budimir e Stoian.
Appuntamento quindi lunedì 18 gennaio, arbitra Maresca.

Milioni di anni fa, la Sardegna intraprese un viaggio tutto suo: tra i 25 e i 28 milioni di anni fa, la microplacca sardo-corsa si staccò dal continente europeo e iniziò a galleggiare nel Mediterraneo come un’isola indipendente.

Nel frattempo, i Viperidi, antichi rettili provenienti dall’Asia, cominciavano a colonizzare l’Europa… ma quando arrivarono, la Sardegna era ormai irraggiungibile, separata dal mare.

Eppure, la storia riserva sempre qualche sorpresa.

Le vipere avrebbero comunque popolato l’isola in due diversi momenti: circa 20 milioni di anni fa e poi di nuovo 8 milioni di anni fa. Ma la loro permanenza non durò a lungo: amanti del caldo, queste creature non sopravvissero ai periodi più freddi che seguirono — lasciando la Sardegna senza serpenti velenosi, ma con un affascinante mistero paleontologico.