Cagliari suona. Rassegna di musica da camera
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Un passo cruciale nel suo percorso di transizione è stato compiuto. Edoardo Zedda, il diciannovenne creator transgender originario di Capoterra (Cagliari), si è sottoposto con successo a un intervento di mastectomia in Turchia. L’operazione, che rappresenta la fase chirurgica per l’affermazione di genere, è andata a buon fine, regalando al giovane la sensazione di aver finalmente realizzato un sogno atteso da tempo.
Attraverso i suoi seguitissimi canali social, Edoardo ha condiviso un video post-operatorio pieno di emozione, ringraziando apertamente la clinica che, a suo dire, gli ha letteralmente “cambiato la vita”. Questo intervento si aggiunge al recente riconoscimento ufficiale da parte dello Stato Italiano, che lo aveva già dotato della sua nuova Carta d’Identità.
La storia di Edoardo è quella di una consapevolezza raggiunta dopo un lungo e doloroso percorso. Lo studente universitario, attivista e popolare tiktoker, racconta come il disagio corporeo fosse inizialmente confuso con problemi di peso, che lo avevano portato a toccare i 104 chili e, successivamente, a un rifiuto del cibo.
Il vero punto focale del suo malessere, tuttavia, era il rifiuto delle sue caratteristiche corporee femminili. A 12 anni, la scoperta della disforia di genere tramite una semplice ricerca sul web gli ha dato un nome al suo sentire.
La battaglia è stata combattuta anche in famiglia, dove ci è voluto un anno e mezzo perché i genitori accettassero il figlio. Solo l’intervento di uno psichiatra, che evidenziava l’urgenza di iniziare la transizione per evitare il rischio di perdere il figlio, ha convinto i familiari a firmare la relazione psichiatrica obbligatoria, dando il via alla terapia farmacologica a 15 anni.
Nonostante la gioia per i progressi fisici (come la ridistribuzione del grasso corporeo, la crescita della barba e il cambiamento della voce indotti dagli ormoni maschili), Edoardo ha dovuto affrontare una “valanga” di haters sul web, che sono arrivati ad augurare il cancro persino al suo fratellino. Nonostante l’odio ricevuto, il giovane non si è mai pentito di essersi esposto, anzi, incoraggia i suoi coetanei a “mettere da parte gli aspetti sociali e i pregiudizi e di pensare solo a ciò che ci fa stare bene”.
La sua visibilità non si limita ai social: Edoardo è salito sul palco del Teatro Repower di Assago tra gli interpreti principali dello spettacolo benefico «Cliché» di Italy Bares, interpretando la coscienza di una delle figlie che si sente in un corpo sbagliato – un ruolo specchio della sua vita.
In attesa della sentenza definitiva del Tribunale che dovrebbe ratificare il cambio anagrafico sul nome, Edoardo continua a studiare Giurisprudenza a Cagliari, con l’obiettivo di trasferirsi alla Statale di Milano, pur conservando un sogno nel cassetto: diventare un performer. Ma la sua vocazione di attivista e informatore resta forte, con la promessa che, se fosse un giorno Giudice, firmerebbe i documenti a tutti i transgender senza inutili burocrazie.