Imprenditore del mese. Giorgio Boy Bulla, Spirito Sardo si nasce

Nel cuore della Sardegna centrale, è il Mandrolisai a custodire un primato affascinante: qui si trova la chiesa con il rosone più grande dell’intera isola.
Il santuario si erge nelle campagne di Sorgono, il principale centro della zona, all’interno del complesso di San Mauro, luogo di culto con origini antiche che alcuni studiosi collegano ai monaci benedettini, mentre altri ne attribuiscono la fondazione all’epoca aragonese.
L’attuale aspetto dell’edificio è frutto di una lunga evoluzione architettonica: dalla fine del Quattrocento al pieno Cinquecento, con aggiunte in stile barocco nei secoli successivi.
Giunti al santuario, ci si trova davanti a una solenne facciata in trachite, ampia e severa, che si innalza per 10 metri e si apre su una scalinata monumentale, sorvegliata da due leoni scolpiti, fieri custodi dello stemma aragonese.
Ma l’elemento che domina la scena è il rosone romanico che troneggia sopra il portale: con i suoi 4,5 metri di diametro, rappresenta un unicum nell’architettura sacra sarda per grandezza e impatto visivo.
Il santuario è parte integrante di un complesso più ampio, dove si trovano le tradizionali “cumbessias” – semplici abitazioni allineate, un tempo riservate ai pellegrini, oggi memoria viva di un passato condiviso tra devozione e accoglienza.
Raggiungere il sito è facile: si trova a breve distanza dal centro abitato di Sorgono, in una cornice naturalistica e spirituale tra le più suggestive dell’isola.