La scommessa vincente di cinque ragazzi cagliaritani: il Ristorante Corso Dodici

Simpatia, tenacia, idee innovative e voglia di fare: queste le caratteristiche dei cinque ragazzi cagliaritani che partendo da zero “ce l’hanno fatta” dando vita a due dei locali più apprezzati e frequentati di Cagliari. Come nasce Corso dodici? L’idea nasce nel settembre
Simpatia, tenacia, idee innovative e voglia di fare: queste le caratteristiche dei cinque ragazzi cagliaritani che partendo da zero “ce l’hanno fatta” dando vita a due dei locali più apprezzati e frequentati di Cagliari.
Come nasce Corso dodici?
L’idea nasce nel settembre 2012 da cinque amici:Marco Severino, Andrea Branca, Luca Sanna, Matteo Bogazzi e Pierfrancesco Nieddu. E’stata una sfida nel momento in cui tutti ci dicevano che non fosse possibile aprire un ristorante di medio-alto livello con prezzi accessibili e un ottimo rapporto qualità prezzo in un periodo di crisi.
Eravamo cinque ragazzi che nella vita facevano tutt’altro, nessuno di noi aveva mai avuto esperienze nel campo della ristorazione, per questo è stata una scommessa. Il locale è stato costruito da noi nel vero senso della parola e con l’aiuto di un architetto che ha dato senso alle nostre idee: abbiamo smantellato tutto, costruito tavoli e lampadari, tinteggiato sedie e pavimenti…insomma, avevamo in corpo più schegge che anima! (ridono, ndr).
Si è scelto uno stile industrial, con l’utilizzo di materiali poveri e di recupero, per riuscire ad ottenere il senso di calore e di casa che regna tutt’ora all’interno del Corso Dodici. Nonostante la fatica, aver costruito il locale con le nostre mani è stato bellissimo. Ovviamente non è stato tutto semplice, ad un mese dall’apertura non avevamo ancora il gas. Ci svegliavamo in piena notte nel panico chiedendoci al telefono l’un l’altro “come caspita facciamo?!”. Poi è arrivato il gas e con esso il nostro chef Vittorio Zuncheddu e da li è partito il nostro sogno.
E poi?
Lavoravamo al locale tutto il giorno con l’aiuto di Francesco (noto Checco) un ragazzo con molta esperienza in sala e Cristian un altrettanto esperto barman. A loro dobbiamo la nostra sopravvivenza nei primi mesi e il successo in quelli successivi!
Non abbiamo mai assunto dei dipendenti ma delle persone autentiche, nella scelta del personale abbiamo sempre puntato su persone che potessero diventare nostri amici e formare una squadra compatta. Siamo sempre stati una grande famiglia , ovviamente le discussioni non mancano ma sono sempre costruttive e volte a migliorare il prodotto.
Anche se il lavoro è davvero stancante, l’atmosfera all’interno del Corso Dodici rende comunque il lavoro divertente e crediamo che sia proprio questo, oltre alla qualità del servizio offerto, che fa si che i nostri clienti siano felici di poter venire a mangiare ogni giorno da noi. Ci piace farvi sentire come a casa vostra!
Il nostro Chef è Vittorio Zuncheddu , ha iniziato la sua carriera all’estero per poi tornare in Italia e dopo alcune esperienze nella penisola ha proseguito la sua formazione in diversi locali isolani. Non ha imparato a cucinare in una scuola professionale o in un ristorante in particolare ma ha perfezionato la sua formazione grazie alle esperienze lavorative accanto a diversi chef con cui ha lavorato negli anni, carpendo i segreti del mestiere e attingendo il meglio da ognuno di loro.
E’ lui che crea e testa i piatti, non manca però qualche nostro suggerimento ad esempio un ingrediente che in particolare vorremmo inserire nel menù. Lui lo studia e lo abbina nel migliore dei modi. Cambia spesso il menù in base alla stagionalità per utilizzare sempre un prodotto fresco e locale.
Inoltre un ringraziamento speciale va a due grandi Chef: Filippo e Alessandro , senza i quali, molto probabilmente, avremmo aperto una tavola calda. Siete sempre nel nostro cuore!!
Avete uno dei business lunch più forti di Cagliari, perché?
L’idea del business lunch è nata da subito, funziona perchè serviamo prodotti di prima categoria tutti freschi e selezionati accompagnati da un servizio veloce e cortese grazie all’ ottima coordinazione fra cucina e sala. Inoltre facciamo la spesa giorno per giorno.
Rispetto ai vini inizialmente abbiamo fatto una scelta non commerciale soprattutto di regionali che fosse impossibile reperire negli scaffali della grande distribuzione, più avanti seguendo l’andamento del ristorante abbiamo inserito anche dei vini più commerciali e conosciuti.
A Maggio avete scommesso sul Civico 8, qual è l’obiettivo?
L’ apertura di Civico 8 è stato senza dubbio un traguardo raggiunto, ma speriamo di creare in futuro un brand che riesca ad imporsi anche al di fuori di Cagliari e della Sardegna.
Abbiamo aperto davanti al porto (V.le Regina Margherita, ndr) perché crediamo nella zona poichè nel momento in cui verrà riqualificata rinascerà essendo all’inizio della marina. Vogliamo dimostrare anche questa volta di poter offrire un prodotto ottimo a prezzi contenuti e giusti. Prossimamente l’intento sarà allontanarsi dal classico abbinamento della pizza con vino o birra accostando ad ogni pizza il proprio cocktail. Potrebbe risultare strano, ma in realtà il connubio tra un cocktaill e le nostre pizze, caratterizzate da abbinamenti non convenzionali, si sposano molto bene insieme.
Come siete arrivati a “Corso 12” e “Civico 8” , nomi all’ apparenza banali ma molto efficaci?
Per Corso 12 la scelta del nome è stata improntata sul fatto che la struttura si trovasse al civico 12 di corso in Vittorio. Civico 8 invece è nato dal fatto che sul cartellino delle chiavi del locale ci fosse scritto “civico 8” e in più una persona un giorno chiese a un nostro socio : “Allora quando apre questo civico 8?!” Visto che il ragionamento continuava a filare l’abbiamo mantenuto.
Siete molto attivi sui social network…
Utilizziamo molto i social per promuovere le nostre attività, soprattutto Instagram e Facebook in cui inseriamo giornalmente delle foto ricevendo un riscontro molto positivo dai clienti, che spesso a loro volta pubblicano le foto dei nostri piatti. Abbiamo fatto questa scelta perché puntiamo a colpire sia l’occhio che il palato dei nostri clienti.
Qual è il piatto che vorreste far provare ai vostri clienti al Corso Dodici?
Il Filetto di maialino con purea di mela e riduzione alla malvasia.
Ricetta:
Il filetto viene tagliato a metà e brasato su tutti i lati in una padella, in modo da caramellarlo per evitare che i succhi della carne fuoriescano rendendola asciutta. Successivamente viene messo in forno per circa 10 minuti a 200°. La purea di mela viene fatta cuocendo le mele intere in forno a 150° per circa 25minuti finchè non risultano morbide al tatto, vengono poi svuotate della polpa con un cucchiaio e successivamente la polpa viene frullata con un filo d’olio un pizzico di sale e pepe. Per la riduzione di malvasia si mettono in padella malvasia e vino bianco facendola ridurre finchè non si crea una sorta di caramello. Si impiattano tutti gli ingredienti spalmando sul filetto del foie gras, precedentemente riscaldato nella padella in cui è stato brasato il maialino.

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