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Toxoplasmosi? La veterinaria spiega: "Scagioniamo il gatto" | Cagliari - Vistanet
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Toxoplasmosi? La veterinaria spiega: “Scagioniamo il gatto”

Toxoplasmosi? La veterinaria spiega: “Scagioniamo il gatto”

Toxoplasmosi? La veterinaria spiega: “Scagioniamo il gatto”

Nota e studiata da oltre un secolo, la toxoplasmosi è ancora circondata da pregiudizi e da errate convinzioni, e non di rado si incontrano future mamme terrorizzate all’idea di incontrare un gatto sul proprio cammino. Vediamo di fare chiarezza. Tutti

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14 Ottobre 2015 11:23 La Redazione

Nota e studiata da oltre un secolo, la toxoplasmosi è ancora circondata da pregiudizi e da errate convinzioni, e non di rado si incontrano future mamme terrorizzate all’idea di incontrare un gatto sul proprio cammino. Vediamo di fare chiarezza.

Tutti sappiamo che si tratta di una patologia temibile per le donne in gravidanza, nelle quali, se esposte per la prima volta all’infezione (e quindi prive di anticorpi), il parassita può attraversare indisturbato la placenta e raggiungere il feto, provocando aborto o danni al sistema nervoso centrale. La malattia è provocata daltoxoplasma gondii, un protozoo parassita presente in quasi tutto il pianeta.

Il gatto “assume” il parassita cacciando topi e uccelli infetti, mangiando carni e visceri crudi, o più difficilmente, tramite le feci di altri gatti infetti. Una volta assunto il parassita difficilmente il gatto mostra sintomi di malattia (febbre alta, anoressia, abbattimento, sintomi neurologici). Spesso infatti l’infezione passa inosservata e l’animale diventa solo un serbatoio, diffondendo il protozoo nell’ambiente per alcune settimane dall’infezione.

L’uomo invece si infetta mangiando carne cruda o poco cotta e verdure non perfettamente lavate e consumate crude (soprattutto quelle provenienti da piccoli orti familiari, dove verosimilmente circolano gatti). Il congelamento (a -20°C per 5 giorni), la salatura e la stagionatura ben eseguite rendono inattivo il parassita. Contrariamente alle credenze popolari, non sono stati invece dimostrati casi di trasmissione diretta da gatto a uomo. Vediamo perché.

Abbiamo detto che effettivamente il gatto diffonde le oocisti nell’ambiente con le feci, ma queste diventano infettanti solo dopo almeno 24 ore. È quindi sufficiente pulire quotidianamente la lettiera del micio di casa per scongiurare il pericolo. Ad ogni modo, se la padrona di casa dovesse essere in dolce attesa, una precauzione potrebbe essere quella di pulire la lettiera con i guanti o, più semplicemente, di farlo fare ad un altro membro della famiglia.

È da sottolineare però che un gatto nato e cresciuto in casa, che non ha occasione di cacciare topolini e passerotti, e che non viene alimentato con carne cruda, non può rappresentare in alcun modo un pericolo per i proprietari. Per i restanti mici (cacciatori più o meno abili, e più o meno selvatici) è sufficiente lavarsi le mani prima di mangiare, dopo averli accarezzati.

 

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Parole agghiaccianti contro l’influencer Martina Murenu, con riferimenti a Giulia Cecchettin e Yara Gambirasio



“Sono anni che sopporto in silenzio, ma ieri si è toccato il punto più estremo della follia”, ha scritto Martina sui social. “Mi hanno minacciata di morte e di subire violenze atroci, facendo persino riferimento al caso di Yara Gambirasio. Stavolta non resterò in silenzio: agirò e questa gente dovrà pagare”.

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20 Agosto 2025 18:24 Michela Girardi

È davvero inquietante constatare quanto possa essere basso e crudele il comportamento umano. Le minacce subite da Martina Murenu, influencer sarda con oltre 100mila follower su Instagram, durante una diretta sui social, ne sono un esempio lampante. Alcuni giovani intervenuti in live le hanno rivolto frasi agghiaccianti come: “Ti tagliamo la gola a pezzi, ti sfregiamo con l’acido”, registrate dalla stessa Murenu.

“Sono anni che sopporto in silenzio, ma ieri si è toccato il punto più estremo della follia”, ha scritto Martina sui social. “Mi hanno minacciata di morte e di subire violenze atroci, facendo persino riferimento al caso di Yara Gambirasio. Stavolta non resterò in silenzio: agirò e questa gente dovrà pagare”.

Condividendo il video delle minacce, l’influencer ha aggiunto: “Le parole che sentirete sono forti. Non si può più ignorare. Agirò legalmente e questa volta farò sì che se ne pentano”.

Martina ha anche rivolto parole di scuse alle famiglie delle vittime citate nelle minacce: “Chiedo perdono alle famiglie di Yara Gambirasio e Giulia Cecchettin per ciò che hanno dovuto ascoltare. Nonostante il loro dolore, si trovano a sentire queste oscenità. Giustizia sarà fatta, anche per proteggere chi non ha avuto voce e eventuali nuove vittime. Mi batterò fino a ottenere giustizia e non mi fermerò più”.

Infine, ha chiesto supporto pratico per denunciare quanto accaduto: “Se qualcuno sa come segnalare queste minacce online, gliene sarei grata. La polizia mi ha indicato di recarmi nei loro uffici, ma non si può più tollerare nulla di simile”.

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