Tour infernale a Is Mirrionis, il regno dei tossici. Residenti costretti a fare lo slalom tra le siringhe: “viviamo nel terrore”

La situazione di degrado nella quale versano diverse zone del quartiere Is Mirrionis a Cagliari, è ormai tristemente nota a residenti e non: tossicodipendenti e spacciatori che senza scrupolo vendono o fanno uso di sostanze stupefacenti sotto gli occhi di
La situazione di degrado nella quale versano diverse zone del quartiere Is Mirrionis a Cagliari, è ormai tristemente nota a residenti e non: tossicodipendenti e spacciatori che senza scrupolo vendono o fanno uso di sostanze stupefacenti sotto gli occhi di tutti. La conseguenza è un tappeto di siringhe, fazzoletti imbrattati di sangue e fiale vuote, in particolar modo nella zona di Via Serucci e Via Quirra.
Il tutto si ripercuote sui residenti, ostaggi della situazione e vittime di questa condizione di disagio. “Più volte abbiamo denunciato inutilmente ai Carabinieri lo stato del quartiere , ma siamo sempre stati ignorati” racconta D. P., casalinga “abito di fronte al Mercato Civico di Via Quirra ogni sera sono costretta ad assistere a scene terrificanti: litigi, ragazzi che si bucano sotto casa, urla. La conseguenza di queste bravate notturne – aggiunge – la vedo quando, accompagnando i miei bambini a scuola la mattina, sono costretta a fare lo slalom tra le siringhe”.
Anche il Mercato Civico di Via Quirra è coinvolto in questo triste scenario, come racconta P. S., commerciante, “i tossicodipendenti utilizzano i bagni pubblici per fare uso di stupefacenti. L’ultima volta che ho avuto necessità di utilizzare i servizi del mercato – racconta – ho dovuto rinunciare a causa di una manata di sangue fresca presente nella maniglia dell’ingresso”.
I residenti hanno paura, chiedono l’anonimato, temono per la loro stessa incolumità e per quella dei loro familiari. “Non sono tanto i tossicodipendenti a farci timore – racconta F., collaboratrice scolastica residente a Is Mirrionis – quanto ciò che loro lasciano per terra, ma ancora di più chi sta sopra di loro, chi vende tutte quelle schifezze, quelli che vedo girare con il viso scavato dentro macchinoni scuri, loro sì che mi fanno paura”.
La situazione è pesante, le segnalazioni alle forze dell’ordine sono numerose, ma per ora non c’è stato nessun tipo di intervento. “E’ necessario che il Sindaco Zedda ponga rimedio a questa situazione” aggiunge un commerciante che chiede di restare anonimo “è inutile proibire il consumo di alcolici dopo una certa ora nelle vie principali della città, però poi ignorare la situazione delle zone periferiche. Non siamo da meno”.
L’uso e abuso di sostanze stupefacenti nel quartiere ormai diventato la “normalità” che ha portato, tra le conseguenze, a un calo degli affitti e delle vendite, come afferma M.P. padrone di un appartamento in via Ciociaria: ” la gente conosce la zona e sto avendo sempre più difficoltà ad affittare le stanze, gli studenti hanno paura, appena spiego dove si trova il mio appartamento spesso rifiutano. Sono stato costretto ad abbassare il costo iniziale delle stanze del 30 % – conclude – in mezzo alle siringhe non ci vuole vivere nessuno”.
Anche l’Ospedale SS. Trinità di Is Mirrionis è tra i tristi protagonisti di questa situazione, “non essendoci vigilanza interna, chiunque può fare quello che vuole” denuncia G. P., studentessa. L’assenza infatti di una sorveglianza adeguata nella zona ha determinato un ampliamento delle aree di spaccio\uso di sostanze stupefacenti. Diverse zone illuminate all’interno dell’area ospedaliera al mattino mostrano ai passanti e agli stessi pazienti macabre scene, testimonianza di ciò che è successo durante la notte: siringhe, bottiglie vuote, sangue. Scene raccapriccianti sotto gli occhi di tutti, adulti e bambini.
“La collaborazione, almeno da parte dei giornali locali per noi residenti è l’unica speranza che ci resta” dice P. D. , insegnante residente in Via Quirra “spero che chi di dovere legga ciò che sta accadendo e intervenga per riqualificare una delle zone storiche di Cagliari, e migliorare la situazione di chi da anni vi abita. L’Amministrazione non sta difendendo i suoi cittadini – conlude indignata – non sta garantendo la quiete pubblica, ci sentiamo totalmente ignorati”.

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