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Non si placa l’ondata di odio digitale contro Enrico Rizzi. L’attivista per i diritti degli animali, noto per le sue battaglie spesso al centro del dibattito nazionale, è tornato nel mirino di un hater, questa volta proveniente dalla Sardegna. Un attacco che ha superato il confine dell’insulto per sfociare in una vera e propria minaccia di morte, accompagnata da immagini inquietanti.
Tutto è accaduto in una manciata di minuti sui social. Un cittadino residente nell’Isola ha pubblicato una storia su Instagram dai toni inequivocabili. “Rifiuto fallito e figlio di tr**a”, si legge nel post, ma a spaventare è soprattutto il contenuto visivo: un’immagine che prefigura la “fine” violenta dell’attivista.
Rizzi, nel denunciare l’accaduto sui propri canali ufficiali, ha scelto di oscurare la sua foto per rispetto dei propri follower, ma non ha nascosto l’amarezza per la violenza del gesto.
Oltre alla denuncia del fatto, l’attivista ha lanciato una provocazione diretta al mondo dell’informazione regionale, chiamando in causa la responsabilità sociale della comunità sarda: “È la storia pubblicata su Instagram da un cittadino che vive in Sardegna. I giornalisti sardi prenderanno le distanze da questo loro cittadino?”
L’episodio ha scatenato la reazione dei sostenitori dell’attivista, che chiedono un intervento delle autorità per identificare l’autore del post. Non è la prima volta che Rizzi finisce nel mirino per le sue posizioni intransigenti a tutela degli animali, ma la gravità del materiale pubblicato oggi segna un nuovo, preoccupante capitolo in questa escalation di violenza verbale.