La follia del fuoco in monopattino: arrestato il piromane seriale che terrorizzava Arborea e Terralba.
Una serie di azioni dolose che ha tenuto in scacco per settimane la comunità costiera dell’Oristanese ha trovato un epilogo grazie a un’indagine meticolosa e a una prova inconfutabile.
Le forze dell’ordine hanno infatti bloccato un piromane seriale la cui metodologia, per quanto bizzarra, ha messo a repentaglio un patrimonio verde inestimabile: l’uomo arrivava in monopattino sul luogo degli inneschi per poi allontanarsi rapidamente.
L’operazione, condotta dal Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, ha portato all’arresto di Christian Loi, trentenne, residente in zona, ritenuto responsabile di cinque incendi appiccati tra il 16 luglio e il primo settembre all’interno della pineta fra Terralba e Arborea. Il modus operandi singolare del malvivente è stato uno dei particolari che hanno reso le indagini complesse e affascinanti: si è scoperto che il piromane colpiva in monopattino.
I cinque incendi sono stati appiccati in un periodo particolarmente critico: i roghi erano stati appiccati durante il “Periodo di elevato pericolo per gli incendi boschivi”, in giornate caratterizzate da codici di pericolosità arancione e rosso. Queste azioni sconsiderate hanno esposto a gravissimo rischio abitazioni, aziende agricole, infrastrutture, viabilità e la borgata marina di Marceddì, particolarmente frequentata nel periodo estivo, aumentando esponenzialmente il pericolo di un disastro ambientale ed umano.
Nonostante la frequenza e la pericolosità degli inneschi, il danno è stato arginato. Grazie al tempestivo intervento del sistema regionale antincendio (Cfva, Agenzia Forestas, volontari, vigili del fuoco e, in alcuni eventi, con l’intervento anche dei mezzi aerei), tutti gli incendi sono stati intercettati e spenti rapidamente: un risultato che ha impedito la devastazione di un vasto ecosistema. Nel complesso, infatti, in cenere era finito solo un ettaro, sebbene l’obiettivo dell’incendiario fosse ben più distruttivo.
Emergono ulteriori particolari sull’arresto, frutto di un lavoro di squadra magistrale. Le indagini sono state avviate e condotte dalla Stazione Forestale di Marrubiu, con il supporto del Nucleo Investigativo di Polizia Forestale del Servizio Ispettorato di Oristano, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Oristano. Gli investigatori hanno effettuato rilievi sui punti di innesco e sentite persone informate sui fatti. A completare il quadro investigativo, inoltre sono stati organizzati pattugliamenti ed è stata utilizzata la videosorveglianza.
Proprio la tecnologia si è rivelata decisiva. Uno degli elementi decisivi per l’identificazione del piromane è arrivato il primo settembre: in quel giorno Loi è stato ripreso dalle telecamere della Forestale mentre, inequivocabilmente, a bordo di un monopattino, si fermava lungo la Strada 6 Ovest, appiccava il fuoco e si allontanava rapidamente. Le successive indagini hanno consentito di attribuire tutti e cinque gli episodi a quest’unico personaggio, che avrebbe agito con l’obiettivo deliberato di distruggere l’area verde, la pineta litoranea, alimentando un movente che gli inquirenti stanno ancora cercando di definire. Il trentenne Christian Loi è stato dunque arrestato e rinchiuso a Massama, posto a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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