“Il sorpasso”, l’ha intitolata così, l’ex Presidente della Regione Ugo Capellacci (Forza Italia), l’impresa che lo ha visto protagonista, lo scorso sabato, di un  video mentre sorpassa lungo la ss131 il suo ex rivale Renato Soru (PD).

Non ha saputo resistere alla tentazione di far filmare l’impresa dal passeggero quando si è accorto che la macchina che lo precedeva era proprio quella  del suo vecchio rivale Renato Soru. E così ha postato il video sulla sua pagina facebook con un commento ironico “Questa mattina sulla strada per Sanluri mi sono trovato davanti una vecchia conoscenza (Renato Soru). E come nel 2009… ” Il riferimento ovviamente, è alle lezioni del 2009 in cui l’attuale consigliere regionale vinse nettamente sul candidato di centro sinistra, e quindi al suo secondo “sorpasso”.

Sul web non sono mancati i commenti, c’è chi l’ha accusato scrivendo va “denunciato e multato”, ma Cappellacci non ha tardato a rispondere” rilassatevi io guidavo e il passeggero riprendeva”. Poi ha dedicato un commento a parte: “Su Facebook, Twitter e anche su qualche blog ho letto alcuni commenti (alcuni oltre il confine del malaugurio) sul “sorpasso” di ieri che dimostrano la differenza tra noi e una certa parte della sinistra: loro astiosi e rancorosi, pronti ad intervenire per questo grave caso di “lesa maestà”, noi capaci di sorridere. Rilassatevi, anche sulla politica qualche volta si può ironizzare in modo bonario e scanzonato, proprio come nella vita reale… Senza essere velenosi. Anzi, il mio era un modo per ironizzare sulla politica intesa sempre come scontro con la bava alla bocca e il viso corrucciato. Personalmente non ho mai messo una maschera e non intendo farlo in futuro. Tantomeno per compiacere chi è lontano dal mio modo di pensare e di essere”.

Oggi al Poetto si è verificato un episodio gravissimo, denunciato da Corrado Sorrentino, ex nuotatore cagliaritano e consigliere comunale, che ha voluto condividere sui suoi social quanto accaduto per sottolineare non solo la violazione delle regole, ma soprattutto il mancato rispetto verso le persone coinvolte.

“Sono rimasto sconvolto non tanto per la mancanza di rispetto delle norme nautiche, quanto per il mancato rispetto nei confronti di mia figlia e della mia famiglia,” racconta Sorrentino. L’episodio coinvolge un uomo di circa 35 anni, che ha ormeggiato la sua barca, di circa cinque metri, a soli 52 metri dalla costa, come confermato dalla posizione GPS di Sorrentino. “Un gesto non solo pericoloso ma anche sconsiderato, che dimostra poca attenzione e rispetto verso chi frequenta quel tratto di mare,” continua.

A rendere la situazione ancora più grave, come raccontato da Sorrentino, è stata la reazione dell’uomo, che ha tirato in ballo la figlia, la piccola Amelia, morta a 7 anni per una malattia nel 2018: “Da quando gli è morta la figlia questo qua…”. Un riferimento che Sorrentino definisce “lo schifo morale più completo”. “Dopo aver fatto il ‘figo’ per qualche minuto, quando ho estratto il telefono dalla tasca della boa per documentare la situazione, lui ha pensato bene di scappare,” denuncia. “Un vero coniglio, un vigliacco.”