Perseguitava e minacciava la sua ex fidanzata. Arrestato un 40enne di Cagliari
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Hanno attraversato confini, difficoltà e speranze per costruirsi un nuovo futuro, e oggi iniziano un nuovo capitolo della loro vita accademica in Sardegna. Si chiamano Annet e Musie, vengono rispettivamente dal Sud Sudan e dall’Eritrea, e sono i due nuovi studenti rifugiati accolti dall’Università di Cagliari grazie al progetto UNICORE – University Corridors for Refugees, promosso e coordinato da UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati.
Annet, rifugiata sud-sudanese che ha vissuto in Uganda, frequenterà la Laurea Magistrale in Economia, Finanza e Analisi dei Dati. Musie, eritreo anch’egli rifugiato in Uganda, inizierà invece il suo percorso nella Laurea Magistrale in Advanced Biotechnology. Entrambi porteranno nella comunità universitaria la propria storia di resilienza, il desiderio di conoscenza e la volontà di contribuire attivamente alla società che li accoglie.
Con la loro presenza, l’Ateneo cagliaritano rinnova il proprio impegno per l’inclusione e la cooperazione internazionale, partecipando a un progetto che offre canali sicuri e regolari di accesso all’istruzione superiore ai rifugiati.
Dal 2019, UNICORE ha già permesso a oltre 300 studenti di raggiungere l’Italia in sicurezza e di proseguire gli studi universitari, offrendo un’alternativa concreta ai viaggi pericolosi e irregolari. L’iniziativa, che coinvolge oggi 33 università italiane, nasce dalla collaborazione tra UNHCR, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Caritas Italiana, Diaconia Valdese, Centro Astalli – JRS, Fondazione Finanza Etica, Gandhi Charity, Consorzio Communitas, Campus X e numerose realtà locali impegnate nell’accoglienza.
Gli studenti selezionati per l’edizione 2025 provengono da Etiopia, Kenya, Malawi, Nigeria, Tanzania e Uganda, scelti sulla base del merito accademico e della motivazione personale.