Le due settimane di pausa non hanno smorzato la forza e la grinta della squadra. Le ragazze dell’Alfieri si sono infatti imposte in maniera perentoria nel derby contro il Serramanna con un secco 3-0.

Gara nelle mani delle ragazze di coach Loi sin dalle prime battute: difesa e ricezione hanno girato bene, e al centro la differenza è stata troppo netta per esserci partita, mentre i laterali macinavano punti. Buona prova corale di tutto il sestetto, nei singoli fondamentali e nella chimica di squadra. Buoni anche gli inserimenti in corso di gara di Valentina Soppelsa e soprattutto della rientrante Silvia Sanna, in campo tra gli applausi del pubblico, al ritorno dopo 5 mesi di assenza dalle gare.  Importantissima sarà la prossima trasferta a Sabaudia, che potrebbe rappresentare un tassello fondamentale per l’epilogo stagionale.

È un mistero che si infittisce ogni giorno di più quello della scomparsa di Martina Lattuca, 49 anni, di Selargius, sparita nel nulla il 18 novembre. La sua auto, una Lancia Musa beige, è stata trovata parcheggiata lungo il viale di Calamosca, ma da allora nessun segnale, nessun avvistamento, nessuna certezza. Solo frammenti: alcuni suoi oggetti recuperati tra le rocce e in mare, come lo zaino contenente cellulare, portafoglio, occhiali da riposo e un ombrello nero. Indizi che non hanno però portato a una verità.

I familiari, dopo settimane di ricerche disperate e senza risposte, hanno deciso di affidare la loro voce a “Chi l’ha visto?”, che ieri sera ha lanciato un nuovo appello nazionale. La trasmissione ha pubblicato la scheda dedicata alla donna, accendendo nuovamente i riflettori su una vicenda che presenta ancora troppi punti oscuri.

Martina vive a Selargius con il figlio e il compagno, e lavora come commessa in una libreria. La famiglia è convinta che Martina potrebbe aver fatto un brutto incontro. E sottolinea come le ricerche nella zona di Calamosca, nonostante gli indizi ritrovati, non abbiano portato a nulla: la donna potrebbe essersi allontanata, volontariamente o meno, dalla zona in cui è stata lasciata la sua auto.

Resta una speranza che, nonostante il tempo trascorso, non si vuole lasciare morire: quella di ritrovarla viva. E ogni appello, ogni segnalazione, ogni testimonianza potrebbe rappresentare il tassello decisivo per riportarla a casa.