Ha otto anni e i suoi idoli sono i motociclisti Tony Cairoli e Ryan Villopoto. Stiamo parlando di Riccardo Nannini, piccolo campione ogliastrino di motocross, che ha recentemente vinto la seconda tappa del campionato regionale tenutosi a Trinità d’Agultu (OT) nella categoria Mini50.

Riccardo frequenta la terza elementare e ha la moto nel cuore. E’ montato in sella al suo primo mini bolide a soli quattro anni e da allora non ha mai smesso di sognare le grandi piste. Nonostante la tenera età sa già cosa vuole e pare molto determinato a raggiungere tutti gli obiettivi che, sportivamente parlando, si è prefissato. Per ora, da Arbatax dove vive con la sua famiglia, si reca regolarmente per gli allenamenti a Lanusei, presso il Motoclub Ogliastra, che a detta degli esperti del settore, offre “una delle piste più difficili ed entusiasmanti della Sardegna”. Accompagnato e sostenuto dai familiari e in particolare dalla mamma Ketty e dal padre Luca, che lo accompagnano in tutte le avventure su due ruote, cercherà di sbaragliare gli avversari anche nell’ultima tappa del campionato per poi dedicarsi a nuove sfide. Nel suo futuro riecheggia il rombo della moto.

Non si è fermato al primo traguardo, perché la voglia di superarsi era ancora più forte. E così Enrico Pitzalis ha regalato nuove emozioni e orgoglio conquistando altre medaglie ai Campionati del Mondo per Trapiantati in corso a Dresda, in Germania.

Enrico Pitzalis con Davide Savian. Foto Comune di Settimo San Pietro

Dopo il bronzo individuale, l’atleta sardo si è superato nuovamente: nella giornata di ieri ha ottenuto un altro bronzo nel doppio maschile di tennis, in coppia con il piemontese Davide Savian, e in serata è arrivato persino a salire sul secondo gradino del podio, conquistando l’argento nel doppio misto insieme a Claudia Graziani.

Enrico Pitzalis con Claudia Graziani. Foto Comune di Settimo San Pietro

Un bottino straordinario: due bronzi e un argento che valgono non solo come risultati sportivi, ma soprattutto come testimonianza di speranza e rinascita. Enrico, insieme a Paolo e a tutti gli atleti presenti, lancia un messaggio potente: la donazione di organi è un dono inestimabile, capace di salvare vite e di restituire futuro e sogni a chi lo riceve.

Foto Comune di Settimo San Pietro