“Il registro dei grandi sentimenti”: la storia di un fotografo cagliaritano sabato alla Mediateca
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Dal 2005, con la chiusura degli orfanotrofi, Domus de Luna è un punto di riferimento per l’infanzia e l’adolescenza a rischio, sostenendo anche famiglie in situazioni di emergenza e persone fragili, in particolare minori. L’organizzazione, che si trova nel cagliaritano, impiega 200 operatori e altrettanti volontari, impegnati in azioni di cura, prevenzione del disagio e accompagnamento verso l’autonomia, con un’attenzione speciale a bambini e madri sole. Le storie di chi vive Domus de Luna raccontano l’impatto concreto del progetto.
Asia, 24 anni: «Avevo paura che mi dicessero: non sei capace. Invece qui mi insegnano senza giudicarmi». Samir, 10 anni: «Tremavo. Pensavo che avrei sbagliato tutto. Ma quando ho iniziato a rappare tutti ascoltavano me. Ero felice». Emma, 8 anni: da quando ne aveva 5 aveva smesso di parlare. Con lo sguardo chiede aiuto, ringrazia e racconta; quando sorride, tutto il viso si illumina. È il suo modo di dire che si sente al sicuro e che forse tornerà a parlare.
Joseph, 23 anni: «Quando sono arrivato non sapevo fare niente, nemmeno tagliare le verdure. Ho iniziato come lavapiatti, ora aiuto lo chef e mi sono pagato una stanza da solo». Antonio, 51 anni: «Gli animali richiedono impegno ma danno soddisfazione. Qui ho trovato le porte aperte, senza pregiudizi».
Madri che ricominciano a sperare, ragazzi che trovano lavoro e futuro, bambini che tornano a dormire sereni: Domus de Luna è un luogo dove donne e uomini imparano a fidarsi e a sognare di nuovo.
Chiunque voglia contribuire può sostenere Domus de Luna: Bonifico: IT35U0101504801000070473835
Carte e PayPal: www.domusdeluna.it
5xMille: Domus 92136040927
Ogni gesto aiuta a garantire un futuro a chi, fino a ieri, sembrava non avere speranza.