“M’Illumino di meno”, Cagliari conferma la sua adesione
Venerdì 13 febbraio 2015 si spegneranno le luci della Torre dell’Elefante. M’illumino di Meno, la celebre campagna di sensibilizzazione sul risparmio energetico e sulla razionalizzazione dei consumi lanciata da Caterpillar e Rai Radio2, approderà anche quest’anno a Cagliari. L’Amministrazione comunale
Venerdì 13 febbraio 2015 si spegneranno le luci della Torre dell’Elefante.
M’illumino di Meno, la celebre campagna di sensibilizzazione sul risparmio energetico e sulla razionalizzazione dei consumi lanciata da Caterpillar e Rai Radio2, approderà anche quest’anno a Cagliari. L’Amministrazione comunale promuoverà un simbolico silenzio energetico: venerdì 13 febbraio si spegneranno le luci della Torre dell’Elefante.
Le campagne di sensibilizzazione e di incentivazione sull’uso delle rinnovabili e di risparmio energetico quali ad esempio M’Illumino di meno, sono fondamentali per il processo innovativo che il Comune di Cagliari sta portando avanti.
La Commissione europea ha già approvato il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) di Cagliari. Lampade con tecnologia a LED, telecontrollo degli impianti di climatizzazione degli uffici comunali e, tra l’altro, generatori fotovoltaici, permetteranno di risparmiare cifre importanti. Entro il 2020 le emissioni di anidride carbonica dovranno essere ridotte, secondo le politiche di sostenibilità ambientale portate avanti dal sindaco Massimo Zedda.

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La Sardegna era uno dei più grandi bacini di argento e piombo dell’Antica Roma

Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l'organizzazione della vita civile e militare.
In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.
Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.
Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.

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