Mamoiada. “Mèskes”, quando l’imprenditoria è donna.
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Esiste una Sardegna che non ha bisogno del mare per incantare. È una Sardegna fatta di silenzio, di vette aspre e di segreti custoditi gelosamente dalla macchia mediterranea. Nel cuore della foresta di Is Cannoneris, una delle aree montuose più vaste e incontaminate del Sud dell’Isola, si nasconde un gioiello naturale che pochi hanno avuto il privilegio di vedere: l’unica cascata a forma di cuore.
La cascata di Riu Alinu non è una meta per tutti. Per raggiungerla occorre lasciare alle spalle le spiagge affollate e addentrarsi in una gola stretta, sfidando un percorso che richiede impegno e spirito d’avventura. È forse proprio questa sua inaccessibilità ad averla preservata intatta, lontano dai flussi del turismo di massa, trasformandola in una leggenda per gli amanti del trekking più autentico.
Chi riesce a raggiungere la gola si trova davanti a uno scenario da fiaba. L’acqua, che cade disegnando un profilo romantico sulla roccia, ha scavato nel granito una piscina naturale limpida e profonda. A rendere il luogo ancora più magico è una piccola “mini spiaggia” di ciottoli, incorniciata da due cespugli di oleandri dai colori vividi che sembrano messi lì da un pittore per decorare il grigio del granito.
La cascata di Riu Alinu rappresenta l’essenza della montagna pulese: un paradiso selvaggio dove il tempo sembra essersi fermato. È un invito a scoprire una Sardegna diversa, fatta di vette che guardano lontano e di corsi d’acqua che disegnano forme inaspettate nella roccia. Un luogo che merita rispetto e silenzio, una sosta obbligata per chi cerca la bellezza pura, lontano da tutto e da tutti. Si ringrazia per i bellissimi scatti, Tore Orrù.
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