Il carico sporge e la sua Ape si incastra. Pensionato in ospedale
Pinuccio Mascia, pensionato tortoliese, ieri pomeriggio è stato ricoverato all’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei dopo un incidente che lo ha visto coinvolto con la sua Ape 50. Mascia avrebbe imboccato la Via Siotto Pintor a Tortolì senza
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Pinuccio Mascia, pensionato tortoliese, ieri pomeriggio è stato ricoverato all’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei dopo un incidente che lo ha visto coinvolto con la sua Ape 50.
Mascia avrebbe imboccato la Via Siotto Pintor a Tortolì senza badare al cartello che segnala chiaramente il divieto di passaggio per i veicoli troppo alti o con carico sporgente. Così, il tavolone che portava nel rimorchio del suo piccolo mezzo, un’Ape 50, è rimasto incastrato sotto la volta del vecchio ponte della ferrovia. Dopo l’urto con l’arcata in cemento armato, i frammenti di vetro nei quali si è subito frantumato il parabrezza, lo hanno ferito al volto. Inoltre, a causa del violento impatto col tettuccio, il 63enne ha riportato un trauma cranico.I soccorsi sono stati prontamenti allertati dai residenti del rione Santa Lucia. Il pensionato versa ora in condizioni stabili.

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Retata in via Sassari: scoperto giro di prostituzione nel cuore della “zona rossa” di Cagliari

Un’operazione condotta dalla squadra Mobile ha squarciato il velo su un’attività illecita che prosperava nel cuore pulsante di Cagliari, in pieno centro cittadino.
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Retata in via Sassari: scoperto giro di prostituzione nel cuore della “zona rossa” di Cagliari.
Un’operazione condotta dalla squadra Mobile ha squarciato il velo su un’attività illecita che prosperava nel cuore pulsante di Cagliari, in pieno centro cittadino.
L’attenzione delle forze dell’ordine si è concentrata su un centro massaggi cinese di via Sassari, un locale che, dietro la facciata di servizi benessere, nascondeva un ben organizzato giro di prostituzione.
La scoperta della squadra Mobile di Cagliari è stata fatta in un locale nella centralissima via Sassari, un’area nevralgica della città, peraltro compresa nella “zona rossa” istituita per arginare i fenomeni di criminalità e degrado intorno a piazza del Carmine. Proprio in questa zona ad alta sorveglianza, gli agenti hanno messo fine a un’attività che alimentava il sottobosco del meretricio.
A far insospettire gli agenti è stato il continuo via vai di uomini a tutte le ore del giorno, compatibile con attività diverse da quelle dichiarate. Gli investigatori della Sezione Criminalità Diffusa hanno così deciso di effettuare un’ispezione a sorpresa, e l’esito ha confermato i loro sospetti. L’irruzione della squadra Mobile ha rivelato immediatamente la natura del centro: l’accesso ha infatti permesso di accertando la presenza all’interno dell’immobile di un centro massaggi, con alcune stanze occupate da clienti in flagrante.
Le conseguenze penali non si sono fatte attendere. La denuncia è scattata nei confronti di due donne cinesi: l’accusa è di sfruttamento della prostituzione e immigrazione clandestina. Le successive verifiche hanno consentito di raccogliere gravi indizi a carico di una delle due donne, identificata come la figura chiave nella gestione economica e logistica. Questa persona, infatti, fungeva da “cassiera” e si occupava dell’accoglienza dei clienti e della gestione dei pagamenti.
La seconda donna coinvolta, invece, è risultata priva di permessi di soggiorno: risultata irregolare sul territorio nazionale, è stata individuata come una delle donne dedite all’attività di “meretricio” all’interno della struttura, confermando che nel centro massaggi lavoravano delle prostitute.
Nel corso del controllo, gli agenti hanno compiuto un ritrovamento significativo. Nel corso del controllo è stato trovato un “tesoretto” in contanti, una somma consistente: ben 10.000 euro in contanti nascosti all’interno di un sottotetto realizzato in cartongesso. L’ingente somma è stata sequestrata come prova dei proventi illeciti. Non solo, le indagini hanno permesso di acquisire ulteriori elementi probatori, tra cui annunci pubblicati su siti specializzati riconducibili all’attività di prostituzione, che venivano utilizzati per attrarre la clientela. L’operazione della Questura di Cagliari segna un duro colpo a una delle sacche di degrado che l’Amministrazione sta cercando di bonificare nel centro storico.

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