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Sentenza sul caso Ciro Grillo: i quattro imputati condannati per violenza sessuale.
Il Tribunale di Tempio Pausania ha emesso la sentenza di primo grado relativa al presunto stupro di gruppo avvenuto nella villa di Beppe Grillo a Porto Cervo.
Dopo un processo lungo e complesso, il collegio giudicante ha condannato i quattro imputati: Ciro Grillo, figlio di Beppe Grillo, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria a otto anni di reclusione, e Francesco Corsiglia a sei anni e mezzo.
I fatti risalgono alla notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 e riguardano una studentessa italo-norvegese, allora diciannovenne. L’indagine e il processo hanno vissuto momenti di forte tensione, in particolare durante la deposizione della vittima. Le difese, pur ribadendo la richiesta di assoluzione e definendo il capo di imputazione come contraddittorio e la vittima come inattendibile, non hanno convinto i giudici. La sentenza è stata pronunciata dopo tre ore di camera di consiglio.
Il verdetto arriva a sei anni di distanza dall’accaduto e segna il primo grado di giudizio di una vicenda che ha destato grande attenzione mediatica. Al momento della lettura della sentenza, gli imputati e la principale accusatrice non erano presenti in aula.
La storia processuale è destinata a proseguire. L’avvocata Antonella Cuccureddu, legale di Francesco Corsiglia, ha già annunciato che la difesa farà ricorso in appello. La legale ha definito la sentenza “sorprendente” e ha sottolineato come la versione della ragazza sia stata smentita da testimonianze dei suoi stessi amici durante il dibattimento. Con la decisione dei giudici di primo grado, ora la parola passa ai prossimi gradi di giudizio, che avranno il compito di confermare o ribaltare la sentenza.