Da oggi Pos obbligatorio oltre i 30 euro. Ogliastrini preoccupati
Da oggi grosse novità in tema di pagamenti: entra infatti in vigore una norma che che obbliga all’accettazione del Pos ( bancomat e carte di credito) per pagamenti superiori ai 30 euro. Una novità che non convince gli italiani e
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Da oggi grosse novità in tema di pagamenti: entra infatti in vigore una norma che che obbliga all’accettazione del Pos ( bancomat e carte di credito) per pagamenti superiori ai 30 euro. Una novità che non convince gli italiani e meno che mai gli ogliastrini, che a quanto pare non hanno alcuna intenzione di cambiare le proprie abitudini in materia di pagamenti. A gridare allo scandalo, in particolare, sono chiaramente i commercianti, che vedranno aumentare le spese di gestione.
I commercianti di tutta Ogliastra intervengono sui social network per commentare la situazione: “Questa tassa ci mette in difficoltà proprio nel momento in cui siamo più deboli”, “come possiamo pensare alla ripresa se ogni tot di tempo saltano fuori nuovi e pesanti aggravi?”. I più preoccupati sono i proprietari degli esercizi dove di norma si gestiscono pagamenti di piccola entità: distributori di benzina, bar tabacchi, edicole. “Ci rendiamo conto che l’uso della moneta elettronica diminuirebbe i rischi ed i costi connessi al contante ma il governo deve tenere conto delle necessità degli esercizi a basso margine. Non possiamo rischiare di andare in rosso per questa nuova norma!”.
Questa strategia, laddove nel mondo è stata applicata, a sentire le statistiche ha avuto ottimo epilogo. Speriamo che nonostante smarrimento e preoccupazioni, lo stesso si possa dire del caso italiano tra qualche tempo.
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Talassemia, svolta storica in Sardegna: al Brotzu di Cagliari parte la nuova terapia genica

Una pagina nuova e carica di speranza si apre per i pazienti affetti da beta-talassemia.
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Una pagina nuova e carica di speranza si apre per i pazienti affetti da beta-talassemia. All’Arnas Brotzu di Cagliari prende ufficialmente il via il percorso per l’applicazione della terapia genica avanzata, una procedura innovativa destinata a cambiare radicalmente la vita di chi convive con una delle malattie ereditarie del sangue più diffuse e radicate nella storia della Sardegna.
Alla presentazione ufficiale ha partecipato la presidente della Regione, Alessandra Todde, assessore ad interim della Sanità, che ha parlato di “una svolta importante per i pazienti affetti da malattie ereditarie del sangue”. L’ospedale cagliaritano è stato individuato come unico centro regionale accreditato e si colloca tra i primi in Italia a impiegare questa tecnologia d’avanguardia.
“La talassemia ha segnato per decenni la vita di centinaia di persone e delle loro famiglie, imponendo trasfusioni continue e sacrifici quotidiani enormi”, ha ricordato la presidente Todde. “Oggi possiamo dire che per questi pazienti si apre una nuova prospettiva”.
La terapia genica utilizza cellule staminali del paziente, opportunamente modificate, per consentire all’organismo di produrre un’emoglobina funzionante, riducendo fino ad azzerare il ricorso alle trasfusioni. Si tratta di una procedura altamente specialistica, realizzabile solo in centri dotati di competenze multidisciplinari, terapie intensive dedicate, sistemi accreditati per la raccolta e la lavorazione cellulare e personale altamente formato nel trapianto ematopoietico.
“È un fatto politico e sanitario poter dire che questo centro di eccellenza è qui, in Sardegna – ha sottolineato Todde – non solo al servizio dei pazienti sardi, ma aperto anche a chi dal resto d’Italia vorrà curarsi qui”.
La presidente ha poi voluto richiamare le radici di questa eccellenza, costruita nel tempo grazie al lavoro del professor Antonio Cao e di tutti i clinici che hanno reso il Microcitemico un punto di riferimento nazionale e internazionale. “Un patrimonio che non deve andare disperso, ma riconosciuto e rafforzato”, ha affermato.
Il risultato, ha concluso Todde, è frutto di un grande lavoro di squadra e di un impegno multidisciplinare che dimostra come la sanità pubblica, se sostenuta da competenze e investimenti, possa davvero fare la differenza. “Restituire fiducia ai cittadini significa anche raccontare ciò che funziona”.
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