Cartolina le torri dell’isola

Sabato 26 aprile 2014, ore 17.30, Villagrande Strisaili, Centro di Aggregazione Sociale, via Battisti. S’Arcu es Forros e Sa Carcaredda: tra storia degli scavi e prospettive future.

La società Irei ha il piacere di invitare tutti gli ogliastrini alla conferenza “S’Arcu es Forros e Sa Carcaredda: tra storia degli scavi e prospettive future” dedicata ai due importanti complessi archeologici, dai quali provengono numerosi reperti esposti nella mostra “L’isola delle torri. Giovanni Lilliu e la Sardegna nuragica” (Cittadella dei Musei, Spazio San Pancrazio, Cagliari. 15 marzo – 30 settembre 2014; Museo Pigorini, Roma. 1 novembre 2014 – 12 marzo 2015).

Interverranno: il sindaco di Villagrande Giuseppe Loi, la Dott.ssa Gianfranca Salis, sovrintendente per i Beni Archeologici delle province Sassari e Nuoro, Carlo Delfino editore del volume “Nel segno dell’Acqua” di M.A. Fadda, la dott.ssa Maria Ausilia Fadda – Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Province Sassari e Nuoro e direttrice degli scavi, il Prof. Ernesto Nieddu – insegnante, allievo di Prof. Lilliu, Alessandra Garau – società di gestione Irei srl.

L’evento si inserisce nel più ampio calendario della manifestazione “Le Torri dell’Isola”, nata dalla collaborazione tra le Soprintendenze per i beni archeologici, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna, le amministrazioni comunali e le cooperative e società che gestiscono siti archeologici e luoghi della cultura in diverse località dell’isola. L’iniziativa prevede una serie di incontri, conferenze e manifestazioni dedicati ai siti gestiti che presentano i reperti in mostra e che si terranno in tutta la Sardegna e al Museo Archeologico di Cagliari. Inoltre, per chi conserva il biglietto della Mostra sarà possibile visitare le Aree Archeologiche usufruendo dell’ingresso ridotto e, viceversa, chi si presenta al Museo con il biglietto di uno dei siti aderenti potrà visitare la Mostra con una riduzione ( http://www.isoladelletorri.beniculturali.it/index.php?it/21/modulo-news/25/le-torri-dellisola )

Si chiama Orazio ed è un magnifico pastore tedesco di circa otto anni. Fino a poche settimane fa aveva una famiglia, una casa e una quotidianità fatta di abitudini. Poi, all’improvviso, l’abbandono. Orazio è stato lasciato indietro, come accade troppo spesso agli animali quando diventano “scomodi”, e oggi si trova rinchiuso in un box del canile di Quartu, gestito dall’associazione Tana di Bau.

Nonostante il trauma vissuto, Orazio si distingue per il suo carattere straordinario. È un cane educato, equilibrato, abituato al contatto umano e alla vita in famiglia. Proprio per questo soffre profondamente la reclusione: il box non è un luogo adatto a lui, che mostra giorno dopo giorno il bisogno di attenzioni, movimento e affetto.

Chi lo incontra resta colpito dalla sua dolcezza e dalla sua compostezza. Orazio non chiede altro che una nuova possibilità, una famiglia disposta ad accoglierlo e a restituirgli la serenità che gli è stata tolta. Il tempo, per lui, è un fattore cruciale: più passa, più il peso dell’abbandono si fa sentire.

Dal canile parte quindi un appello urgente: trovare al più presto una casa per Orazio, qualcuno che sappia guardare oltre l’età e riconoscere il valore di un cane già formato, leale e pronto a donare affetto sincero. Orazio si trova al canile di Quartu, Tana di Bau. Per informazioni e adozione: 328 3661490.