Confindustria presenta il Dossier infrastrutture in Ogliastra
Martedì 15 aprile alle 10.30 a Tortolì, nella sede della CCIAA in via Scorcu, Confindustria presenta il Dossier infrastrutture in Ogliastra, documento che raccoglie i risultati di un’indagine realizzata dall’Associazione tra gennaio e febbraio 2014. Il questionario sottoposto agli imprenditori
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Roberto Bornioli
Martedì 15 aprile alle 10.30 a Tortolì, nella sede della CCIAA in via Scorcu, Confindustria presenta il Dossier infrastrutture in Ogliastra, documento che raccoglie i risultati di un’indagine realizzata dall’Associazione tra gennaio e febbraio 2014. Il questionario sottoposto agli imprenditori ogliastrini si è concentrato su tre temi principali: 1) reti stradali e portuali; 2) reti telematiche e telefoniche; 3) reti energetiche, idriche e rifiuti.
Sulla base delle indicazioni date dalle imprese, sono state elaborate tre classifiche che sintetizzano in modo efficace quali sono – per ogni tipologia infrastrutturale – le opere prioritarie per le imprese.
Alla conferenza stampa parteciperanno il presidente dell’Associazione Roberto Bornioli, i dirigenti dello Sportello Ogliastra e alcuni imprenditori che illustreranno alcuni casi critici particolarmente eclatanti.

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Conoscete S’Ala Messi? É la sorgente che, durante i periodi di siccità, disseta i Cavallini della Giara

Qui l’acqua emerge dalla roccia, regalando ristoro alla fauna locale e, in particolare, ai rarissimi Cavallini della Giara, simbolo vivente di questo ecosistema unico.
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Tra sughere secolari e panorami scolpiti dal tempo, nel cuore del Parco della Giara, scorre silenziosa una delle risorse più preziose dell’area: la sorgente di S’Ala Messi. Qui l’acqua emerge dalla roccia, regalando ristoro alla fauna locale e, in particolare, ai Cavallini della Giara, simbolo vivente di questo ecosistema unico.
In un ambiente in cui la siccità può protrarsi per mesi, sorgenti come S’Ala Messi non sono soltanto corsi d’acqua: rappresentano veri e propri punti di equilibrio naturale, indispensabili per la sopravvivenza di specie che da secoli abitano questi territori.
Per i cavallini, che si muovono liberi tra pascoli e boschi, la sorgente è una tappa vitale quotidiana, un luogo dove dissetarsi e rigenerarsi, ma anche un simbolo della forza di un ecosistema fragile ma sorprendentemente resistente.
La protezione di questi luoghi non è dunque solo una questione di natura: è un impegno per conservare un patrimonio vivente, un microcosmo dove ogni goccia d’acqua conta e ogni sorgente ha il valore di una vita.

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