Comunali. Gli arbataxini si uniscono in un movimento per il bene della frazione
Arbatax quest’anno, in vista delle elezioni comunali del 25 maggio, ha deciso di dire la sua unendo i propri cittadini sotto l’egida del movimento #Arbatax 14, un’associazione politica che si presenta libera e apartitica, volta solo a tutelare gli interessi

il movimento Arbatax14
Arbatax quest’anno, in vista delle elezioni comunali del 25 maggio, ha deciso di dire la sua unendo i propri cittadini sotto l’egida del movimento #Arbatax 14, un’associazione politica che si presenta libera e apartitica, volta solo a tutelare gli interessi della frazione, troppo spesso trascurati. Il gruppo, che si riunisce ogni settimana e che risulta essere di volta in volta più numeroso, è nato proprio con l’intenzione di rappresentare in modo diretto i cittadini arbataxini al prossimo consiglio comunale.
Gli obiettivi cardine di #Arbatax 14 sono legati alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente, al miglioramento del patrimonio architettonico e dell’arredo urbano e alla promozione culturale e turistica della frazione. Nel programma, consultabile anche sui social, risulta chiara la necessità, da parte degli abitanti di Arbatax, di rendere finalmente il proprio borgo un centro marinaro pulito, vivibile e salubre. Una costa turistica con un’elevata qualità di vita per i residenti e i villeggiatori. Tutto questo, secondo i membri del movimento, sarà possibile solo tenendo sotto controllo le attività del depuratore e dello stabilimento Saipem e impegnandosi al massimo per tutelare e rendere godibili i luoghi-simbolo della frazione costiera.
La prossima riunione, aperta a tutti i cittadini arbataxini e tortoliesi interessati, è prevista per venerdì 4 aprile alle 18.30 presso il salone dell’associazione culturale Stella Maris ad Arbatax. Un incontro aperto, al quale ogni cittadino avrà la possibilità di contribuire con idee, proposte e opinioni.

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Poetto sempre più caro: una giornata in spiaggia può superare i 100 euro

Ma è davvero necessario recarsi in spiaggia in auto (e non in bus), pranzare nei chioschi e noleggiare lettino e ombrellone? Cosa ne pensate?
Trascorrere una semplice giornata al mare al Poetto di Cagliari, un tempo simbolo di inclusione e socialità per tutti, oggi può trasformarsi in un vero e proprio lusso. Secondo un’analisi condotta da Adiconsum Cagliari, una famiglia di quattro persone può arrivare a spendere oltre 100 euro tra parcheggio, ombrelloni, lettini e servizi essenziali.
“È una cifra che rappresenta un ostacolo concreto all’accessibilità di un bene pubblico che, per vocazione e tradizione, dovrebbe restare alla portata di tutti”, denuncia l’associazione dei consumatori.
I rincari più evidenti riguardano il parcheggio, la cui tariffa giornaliera è passata dai 5 euro del 2024 ai 14 euro attuali per una sosta di 10 ore: un incremento del 180%. A questo si aggiungono i costi per i servizi balneari: il noleggio di due ombrelloni e quattro lettini raggiunge una media di 54 euro al giorno.
Completano il quadro altre spese accessorie ma frequenti: docce a pagamento, bottigliette d’acqua, snack e gelati incidono per circa 20-30 euro, mentre una pausa pranzo in uno dei chioschi può comportare un esborso aggiuntivo di 30-40 euro. Il totale per una giornata “standard” si attesta quindi tra i 100 e i 120 euro, senza che vi sia stato, come evidenzia Adiconsum, un miglioramento significativo dell’offerta di servizi rispetto agli anni precedenti.
“Il Poetto è sempre stato il mare di tutti – sottolinea Simone Girau, presidente di Adiconsum Cagliari – il luogo dove il direttore di banca faceva il bagno accanto all’operaio. Oggi i costi aumentano, ma i servizi restano invariati. Così si esclude chi non può permetterselo”.
L’associazione chiede trasparenza sulle tariffe, una maggiore attenzione al valore sociale del litorale, regole più chiare nella gestione delle aree pubbliche e un ripensamento complessivo sull’accessibilità del Poetto, per evitare che un luogo simbolo dell’identità cittadina diventi appannaggio di pochi.

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