La Baunese non molla. Cade il Loceri, raggiunto in vetta dal Seui.

In Promozione, vittoria sofferta per la capolista Lanusei al Lixius contro il Quartu 2000 (3-2). Partita ricca di emozioni e azioni da gol, aperta dal vantaggio ospite di Scarlatella dopo cinque minuti. Il pareggio è firmato Piludu, ma al 54′ gli ospiti sono nuovamente avanti con Madau su rigore. Il Lanusei, privo di pedine importanti, attacca a testa bassa e dopo aver raggiunto nuovamente il pareggio con Bergese, segna il gol vittoria con Placentino al 94′. Ennesimo pareggio del Tortolì, che vede allontanarsi la vetta della classifica. A Monastir finisce 2 a 2: Fanni e Lai per la Kosmoto; Antonino D’Agostino e Wajnsztejn su rigore per i tortoliesi.

In Prima, continua la marcia solitaria del San Vito (dodicesima vittoria su tredici partite), che liquida il Bari Sardo con un perentorio 4 a 1. Per i bariesi in gol Andrea Mameli. Vittoria esterna per la Baunese (1 a 0 a Capoterra) grazie a Marco Ladu, che di testa al 19′, supera il portiere Martis. I ragazzi di Porcu, restano a sette lunghezze dalla capolista, in vista del big match del 29 dicembre, al Planedda proprio contro il San Vito. Continua la marcia del Girasole, che supera di misura il Villasimius (1-0), grazie alla gran botta di Errico al 70′, sugli sviluppi di un corner. Per i ragazzi di mister Mereu, ottava vittoria nelle ultime nove gare, e zona play off ad un passo. Non va oltre il pareggio (1-1), l’Idolo, bloccato in casa dal Cardedu. Al 22′ Cseke porta in vantaggio gli arzanesi, di testa su un perfetto invito di Andrea Pili su punizione. Il vantaggio però dura solo dieci minuti: Langiu, lasciato incredibilmente solo in area, supera Salis. Finisce in pareggio (0-0) la gara Triei – Gemini, dove i locali recriminano per le tante occasioni sprecate e per una traversa di Macis. Sconfitta interna per la Castor (2-4) contro l’Orione 96: in vantaggio con Nieddu, i castoriani vengono castigati da Ferraro, Valdes e da una doppietta di Farris. Solo per le statistiche, il gol di Roberto Mura nel finale di gara. Colpaccio esterno del Villagrande ad Assemini (0-1), grazie al solito gol di Erik Scudu, che spedisce in rete al volo, il cross di Murgioni. Pareggio (1-1) del Cannonau opposto al Decimo 07. I locali vanno in svantaggio al 58′ con il gol di Caramanica, riacciuffando gli avversari al 93′ con il gol del giovanissimo Giuseppe Chillotti.

In Seconda girone D, giornata amara per le ogliastrine. Il Loceri subisce una severa lezione a Villanovatulo (0-4), e viene raggiunto in vetta dal Seui, vittorioso a Sorgono per 3 a 0, grazie ai gol di Walter Laconi, Deplano e Moi. Sconfitta per il Perdasdefogu a Seulo (1-2) e per il Lotzorai ad Ollolai (0-1). Zero punti anche per il Tertenia (0-1 a Gadoni) e per il Talana (1-2 a Meana). Strappa un pareggio invece l’Ilbono a Tonara (1-1). In svantaggio per il rigore realizzato da Succu, gli ospiti pervengono al pareggio grazie al gol di Cerina al 59′.

Lo sapevate? In sardo, come si dice “prezzemolo”?

Il sardo è una lingua che è un vero e proprio scrigno di tesori linguistici, ricca di influenze e significati che vanno dal serio all’ironicamente divertente. È proprio il caso della parola che indica il prezzemolo, una parola che non solo fa sorridere per il suono e la musicalità, ma che nasconde anche un piccolo aneddoto che vi farà vedere questa erbetta in una luce tutta nuova.

In sardo campidanese, il prezzemolo si dice “perdusemini” o, in alternativa, “pedrusemini”. Suona come una filastrocca, vero? Non è proprio una parola che passerà inosservata. Ma da dove viene questa curiosa espressione? Facciamo un viaggio a ritroso nel tempo: tutto parte dal greco “Petroselinon”, che diventa “Petroselinum” in latino e che, come molte parole, si diffonde nelle lingue neolatine, influenzando anche il sardo campidanese. Ma non finisce qui! Il prezzemolo non è solo un’icona del nostro piatto preferito, ma è anche un simbolo in altre lingue: il tedesco lo chiama “Petersilie”, lo spagnolo “Perejil”, e non possiamo dimenticare l’italiano che ci ha regalato il nostro ben noto “prezzemolo”. Come vedete, un’erba dalle mille tradizioni linguistiche!

E qui arriva il colpo di scena: proprio come in italiano, in sardo “cument’e su perdusemini” non si riferisce solo all’erba aromatica che sta sempre lì, a dare un tocco di freschezza a ogni piatto, ma si usa per descrivere qualcuno che è sempre in mezzo, sempre presente, un vero e proprio ficcanaso che si intromette dappertutto. Insomma, proprio come il prezzemolo che non manca mai in una ricetta, quella persona è sempre lì, pronta a “condire” ogni discussione, ogni situazione, mettendo il suo tocco in ogni angolo della vita. E che dire, se non che, in fondo, anche il ficcanaso ha una sua utilità, proprio come il prezzemolo?